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Di Pinto Panifici frenata dalla malasorte e da un arbitraggio parziale

La Redazione
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Mercoledì primo maggio il secondo confronto al PalaDolmen
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Fra gli auspici dei veri tifosi, all’inizio di qualsiasi partita, quello di potersi godere lo spettacolo garantito dai giocatori sul parquet è persino superiore al desiderio che la propria squadra prevalga. Domenica 28 aprile, al PalaSassi, la prima sfida della serie dei quarti di finale dei playoff per la promozione in A2 tra Olimpia Matera e Di Pinto Panifici Bisceglie è stata decisa da Stefano Gallo di Monselice e Andrea Vigato di Este, la cui direzione a senso unico, soprattutto negli ultimi minuti, proprio quando i nerazzurri si sono riavvicinati nel punteggio, ha condizionato il risultato. La coppia veneta ha perso totalmente la bussola e il controllo del match.

La splendida rimonta del collettivo di coach Gigi Marinelli, sostenuto incessantemente dagli oltre cento tifosi al seguito sugli spalti dell’impianto lucano, è stata frenata da tantissimi episodi sfortunati e da una serie inaccettabile di fischi contrari ai Lions. È accaduto davvero di tutto, persino che a seguito di un fallo commesso ai danni di un giocatore del team di casa si sia presentato in lunetta un altro cestista, con una scusa davvero imbarazzante e la complicità colpevole dei due arbitri di Padova. La palla persa da Merletto, tutto solo, a sei secondi dal termine trasformata in un presunto e impercettibile fallo di Marco Rossi; lo sfondamento fischiato a un incredulo Tomasello nonostante Iannilli fosse oltre mezzo metro dentro lo smile (punto del campo in cui, secondo regolamento, è vietato fischiare fallo in attacco); un’infinita ed estenuante sequenza di contatti sotto canestro non puniti a discapito della formazione nerazzurra; i falli nettissimi non fischiati su Rossi e Cantagalli (sottoposti per larghi tratti a un’indegna caccia all’uomo); le ripetute simulazioni di Merletto e Iannilli… Il bel gioco non è stato tutelato e la Di Pinto Panifici ha pagato un prezzo altissimo, ingiusto, non potendo lottare ad armi pari a causa di un arbitraggio iniquo. Che non deve ripetersi mai più.

Lions Basket Bisceglie srl sottolinea – pur non essendocene il bisogno – che in tutta questa stagione, come del resto nelle annate trascorse, non ha mai commentato gli arbitraggi né cercato alibi per le sconfitte ma a Matera il fair play è andato a farsi benedire e la misura è stata colmata oltre ogni limite sopportabile. La direzione arbitrale ha falsato e alterato il risultato della partita e dell’intera serie playoff: un fatto gravissimo, che va condannato.

Bisceglie ha toccato diverse volte il +5 nella prima frazione, incassando la reazione orgogliosa dei contendenti e finendo sotto di dieci lunghezze all’intervallo lungo (44-34, Matera efficace nel tiro dalla lunga distanza e capace di segnare 28 punti nel secondo periodo).

Marco Rossi e compagni hanno provato più volte a riaprire la contesa, risalendo subito sul -4 (47-43) e mancando diverse opportunità per risalire ulteriormente la china. Un parziale di 11-0 ha lanciato Matera al massimo vantaggio (+15) con sei minuti ancora da giocare ma a quel punto gli ospiti hanno mostrato una grinta eccezionale, riaprendo i giochi a suon di canestri: 14-2 perentorio nonostante l’arbitraggio ostile e -3 (69-66). Quindi, sul 70-66, l’eclatante e abietta messa in scena del fallo speso su Iannilli e dei tiri liberi messi a segno da Sereni dopo il timeout, sotto gli occhi di Gallo e Vigato come se niente fosse, nonostante il pivot non avesse riportato alcun tipo di infortunio e mostrasse di essere perfettamente integro e in grado di andare in lunetta. La soluzione escogitata dalla panchina di Matera non è altro che un gesto bieco e antisportivo, difficile da spiegare ai tanti bambini e ragazzi che hanno assistito all’incontro.

Smorto ha accorciato dalla lunetta (72-68) mentre Battaglia non è andato oltre l’1/2 dalla linea della carità. Timeout Di Pinto Panifici e tripla fantastica di Gianni Cantagalli dall’angolo in allontanamento per il -2, con nove secondi sul cronometro. Sospensione chiesta da Matera e rimessa in zona d’attacco: qui l’altro fattaccio. Merletto, sotto pressione, ha perso il controllo del pallone scivolando ma per i due direttori di gara il playmaker della compagine di casa sarebbe stato spinto da Rossi. Quinto fallo “fantasma” che ha tolto ai Lions il faro dell’attacco producendo perciò un doppio danno. Un regalo sfruttato solo parzialmente dall’ex di turno: Smorto ha accorciato per il -1 e l’incredibile errore dei giocatori biancazzurri, che con nove decimi di secondo sul cronometro hanno servito un avversario dalla rimessa, non è stato punito dallo sfortunatissimo Cesare Zugno, il cui tiro vittoria ha ballato in modo beffardo sul ferro. Gara 2 si giocherà mercoledì primo maggio, al PalaDolmen, con inizio alle ore 20:00. La Di Pinto Panifici ha tanta rabbia in corpo ed è pronta a riscattarsi, con l’obiettivo di tornare a Matera per la terza sfida e giocarsi la qualificazione alle semifinali. Confidando in arbitraggi equi.

Articolo a cura dell’Ufficio stampa della Di Pinto Panifici.

martedì 30 Aprile 2019

(modifica il 29 Luglio 2022, 4:43)

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