Il sostegno costituisce uno dei principi fondamentali del rugby: per essere efficace in campo, è fondamentale che ogni azione individuale si avvalga – appunto – del sostegno dei compagni. Viceversa, pur ottenendo un successo iniziale, il giocatore può presto rimanere isolato e perdere il possesso dell’ovale.
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E’ facile dedurre, quindi, l’importanza che tale concetto assume una volta trasferito nella vita della comunità. Così, in un tempo particolare e complicato come quello attuale, il Bisceglie Rugby promuove un’iniziativa lodevole di carattere sportivo e sociale finalizzata al sostegno delle famiglie. Da mercoledì 13 gennaio, infatti, la società presieduta da Antonio Pedone riparte con i corsi della scuola rugby in forma totalmente gratuita. Alle lezioni, in programma il mercoledì ed il venerdì dalle ore 18.30 alle 20.00 presso il campo dell’Opera Don Uva, potranno accedere bambini e ragazzi di ambo i sessi, dai 4 ai 16 anni. Chiunque fosse interessato può rivolgersi per le iscrizioni alla referente del progetto nonché istruttrice Annamaria Giangregorio (389.9856524) o contattare il profilo facebook “Bisceglie Rugby”.
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“Non vediamo l’ora di intraprendere questo nuovo percorso all’insegna della gratuità e del sostegno, nel rispetto degli attuali protocolli – esordisce il responsabile sviluppo Bisceglie Rugby, Edmondo Valente – . Al momento è possibile effettuare allenamenti in forma individuale. Prima degli stessi sarà misurata la temperatura corporea, inoltre verrà osservato il distanziamento e provvederemo alla costante sanificazione di palloni e attrezzatura in generale. Da inizio febbraio, salvo nuove disposizioni, sarà possibile riprendere le sedute collettive e si andrà avanti in questi termini fino al 30 giugno. La nostra società, negli anni scorsi già protagonista di numerosi progetti di sostegno nelle scuole, ha inteso assumere questo ulteriore impegno per offrire un’opportunità in più a tanti ragazzi e ragazze demoralizzati e anche un po’ disorientati da questo lungo periodo segnato dall’incertezza. Siamo convinti che tale iniziativa possa far breccia nella nostra comunità, così da favorire un ulteriore passo avanti del nostro movimento a livello giovanile”.
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