«La lista ” Francesco Spina per Bisceglie ” presentata alle ultime elezioni comunali, che ha determinato l’elezione del consigliere anziano al Comune( il più suffragato tra voti di lista e voti personali) nella persona dello stesso Spina, prende atto favorevolmente della rinuncia all’atto di appello proposta dal candidato della stessa lista Antonio Todisco ed accettata da Francesco Spina e Dario Galantino, primo dei non eletti».
Lo rende noto un comunicato diffuso dallo stesso movimento civico.
«In primo grado – si legge nella nota -, il Tribunale di Trani aveva acclarato, condannando alle spese il ricorrente Todisco, la perfetta compatibilità e legittimità dell’elezione dell’avv. Spina in Consiglio Comunale. Il candidato Dario Galantino si era costituito a difesa del rusultato cosi come decretato democraticamente dagli elettori biscegliesi. Antonio Todisco aveva proposto appello presso la Corte d’Appello di Bari a cui ha ora rinunziato con l’accettazione della rinuncia da parte di Spina e Galantino. Diventa cosi definitiva la sentenza di primo grado che aveva dato ragione alla proclamazione dell’elezione dello stesso Spina».
«Ancora una volta la giustizia istituzionale e la giustizia sostanziale – afferma Francesco Spina – hanno annichilito un tentativo di neutralizzare la mia azione politica, evidentemente scomoda ad apparati che non hanno certo a cuore le sorti della comunità ma i loro egoistici interessi. Dopo aver acclarato nelle sedi istituzionali competenti in campo amministrativo la perfetta conferibilità degli incarichi presso Innova Puglia e Gal Ponte Lama, un’altra pagina positiva viene registrata in data odierna in favore dei principi di legalità e democrazia partecipativa. Prendo atto con vero piacere della rinunzia al giudizio di appello da parte di Tonio Todisco, per tanti anni al mio fianco nel governo cittadino, oggi rimpianto a 360°».
Secondo Galantino: «Questa vicenda del ricorso è una storia iniziata malissimo, col maldestro tentativo di plasmare la volontà popolare, e già indirizzata verso la strada della legalità con la sentenza di primo grado (favorevole a me e al consigliere Spina), si è ricomposta in maniera serena grazie alla principale spinta del ricorrente Todisco, il quale ha avanzato la proposta di rinunciare al giudizio, e alla corrispondente volontà mia e del consigliere eletto Spina, che abbiamo valutato positivamente l’opportunità di arrivare ad una definizione bonaria della controversia, nel pieno rispetto della scelta degli elettori. Il sano principio della democrazia è stato ristabilito e di questo ne sono ampiamente soddisfatto».