Politica

«​L’insostenibile peso del manuale Cencelli in salsa biscegliese»

La Redazione
Il Palazzo di città di Bisceglie
La requisitoria del Consigliere comunale di opposizione Francesco Spina
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«L’onesta’ intellettuale di un consigliere eletto nella lista della Svolta che denuncia il “mercato delle vacche” di una maggioranza interessata solo a distribuirsi poltrone e a gestire affidamenti diretti (le gare di legge potrebbero non consentire la spartizione degli appalti). Oggi, anche i consiglieri stessi cominciano a “schifarsi” di questo metodo con cui, chi vuole qualcosa, minaccia il sindaco di non votare in consiglio e viene subito accontentato con qualche prebenda o contributo o appalto. Ci sono consiglieri che hanno anteposto la loro dignità e sbattono la porta. Questo metodo è legittimo? È lecito? È voto di scambio (il buscopan non guarisce il mal di pancia politico)? Presuppone abusi di ufficio da parte del Sindaco e di chi accetta? Ha natura corruttiva?».

Sono le domande poste dal Consigliere comunale di opposizione Francesco Spina, all’indomani della presa di posizione del Consigliere Rossano Sasso che nell’ultima seduta della massima assise cittadina ha preso le distanze dalla maggioranza.

«Non spetta alla politica – scrive ancora Spina – giudicare se Angarano & C. commettano o meno, quotidianamente, atti di questa natura con il loro “disinvolto” agire alla luce del sole e senza pudore. Certo che la città, come dice lo stesso Rossano Sasso, sta affondando in tutti i settori e presto, nonostante gli sforzi dell’Angarano Silvan, i 4 milioni di euro di debiti fuori bilancio portati in consuntivo nel 2019 produrranno i loro effetti. E se questo conto consuntivo 2019, depositato venerdì sera alle 22, sarà il preludio del dissesto come è lecito pensare, chi pagherà alla Corte Dei Conti le conseguenze economiche e la perdita dei diritti elettorali e civici (divieto di candidature e nomine e incarichi pubblici per 10 anni) del futuro dissesto?

Insomma, oltre alla dignità, questa volta sostenere questa “svolta” comporterà un prezzo molto, molto salato, e per votare il consuntivo 2019 (con modifiche di bilancio retroattive per far quadrare i conti), ci vorrà’ molto più del “disco rotto soporifero” del sindaco e dei giri di parole della burocrazia comunale impallata e costretta alle più ardite acrobazie: la rete di protezione è stata tolta, la svolta lo ha capito. E ora, con i rischi così elevati, ogni voto avrà un “prezzo politico” sempre più alto. Quando l’offerta politica (Angarano) è bassa, la domanda (di prebende) è’ alta. Non è l’effetto di alte teorie Keynesiane macroeconomiche, ma semplicemente l’effetto più basso del manuale Cencelli in salsa Angarana».

domenica 12 Luglio 2020

(modifica il 28 Luglio 2022, 12:08)

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