Questa volta le firme ci sono. Per chiarire che anche l'ultima volta c'erano e che nessuno ha tentato di nascondersi dietro l'anonimato per celare un dissenso nei confonti dell'esecutivo cittadino.
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La vicenda è quella di cui BisceglieLive.it si è occupata nei giorni scorsi per lamentare un malvezzo politico cittadino del nascondersi dietro l'assenza di firme all'interno di un comunicato affidato alla stampa, salvo poi rivolgersi ai giornalisti per far notare che la mancanza di firme in realtà è sinomo di mancanza di unità di vedute.
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Anche in questa circostanza si ribadisce quanto detto nella precedente occasione: non è compito di una testata giornalistica dirimere le questioni interne ad una coalizione. Prendiamo solo atto che le firme al documento ci sono tutte e che quindi anche i riottosi alla fine si sono adeguati ed hanno ceduto alla pressione della coalizione cui fanno parte. Tutto umanamente comprensibile, meno dal punto di vista politico. Ma ce ne faremo una ragione.
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Questo, intanto, il documento inviato alla stampa 72 ore dopo l'apertura del caso:
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«Il comunicato stampa della maggioranza sulle cui adesioni hanno sollevato dubbi i giornali telematici “BisceglieLive” e “La Diretta” era stato condiviso da tutti i 14 consiglieri di maggioranza. Non risulta, pertanto, la notizia di un presunto consigliere di maggioranza che si sarebbe dissociato, anche perché siamo una maggioranza talmente democratica che, è notorio, non c’è alcun problema ad esprimere una opinione diversa al nostro interno. Sono finiti infatti i tempi in cui nella maggioranza non si poteva avere e men che meno esprimere un’opinione differente. Lo dimostra questa prima metà di mandato, in cui non sono mancate posizioni critiche espresse anche pubblicamente di cui abbiamo discusso senza alcun problema, senza che questo minasse la compattezza e l’unità di intenti della maggioranza. Alla luce di questo non si comprende perché un consigliere avrebbe dovuto chiedere alle testate giornalistiche di rimanere anonimo. E, a ben vedere, non si capisce nemmeno il senso politico di una manovra del genere, il motivo per cui un consigliere di qualsiasi maggioranza dovrebbe volersi dissociare dal gruppo ma restando anonimo. Chiediamo quindi opportuni chiarimenti pubblici alle due testate giornalistiche per una corretta informazione. Sorvoliamo invece sugli ennesimi sproloqui diffamatori di chi continua ad avvelenare i pozzi, a provocare, a fomentare rabbia sociale, senza un briciolo di rispetto per il delicato periodo che stiamo attraversando a causa della pandemia, che richiede il massimo delle Istituzioni.
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NOTA SOTTOSCRITTA DAI CONSIGLIERI DI MAGGIORANZA (Ferrante, Coppolecchia, De Noia, Mastrapasqua, Mastrototaro, Di Tullio, Di Gregorio, Mazzilli, Pedone, Innocenti, Carelli, Losapio, Lorusso, Ruggieri).
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