Il giovane Luciano De Pascalis pubblica la sua prima fatica letteraria in volume dal titolo “Opera senza autore”. Si tratta di una raccolta poetica, nata per caso, durante la quarantena: «Nelle pagine di questa raccolta – spiega – troviamo un mondo fatto di peculiarità, elementi precisi, raffinati, scelti ad arte, con cura, per mostrarci l’aspetto di una tradizione, di un’origine, di un significato che è sociale ma anche culturale. È la visione del passaggio degli accadimenti visto attraverso l’essenzialità dei piccoli fatti, quelli che passano accanto ai grandi eventi ma che di fatto sono la parte che influenza e direziona la vita di tutti. Percepiamo tra le pagine l’amore non solo per i dettagli ma per quegli aspetti intimi che sono dati dalle esperienze, da uno sguardo che non si ferma a una prima occhiata. È l’essenza della pura vita.»
L’“Opera senza autore” (Albatros-Il Filo edit.) racconta di gesti di cui ci si pente nel momento immediatamente successivo. Ogni comparto del testo rimanda a temi specifici quali solitudine, musica, personaggi, notturni e amori.
L’autore De Pascalis nella vita di tutti i giorni studia Giurisprudenza ma, al contempo esordisce in letteratura con versi poetici. È nato a Trani il 21 dicembre 1997, è andriese di nascita ma salentino di adozione, e da cinque anni vive a Bagnolo del Salento, paese in provincia di Lecce, nell’Entroterra Idruntino. Spesso viene a visitare la città di Bisceglie. Ha conseguito nel 2016 la maturità classica. Si nutre di classici della letteratura poetica sudamericana e di testi della canzone d’autore italiana.