Cultura

​«La Chiesa celebra la festa di tutti i santi, la nostra festa»

La Redazione
Don Mario Pellegrino
Una riflessione di don Mario Pellegrino, sacerdote diocesano fidei donum in Brasile, in occasione della solennità di Tutti i Santi
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Riceviamo e pubblichiamo una breve riflessione del biscegliese Don Mario Pellegrino, sacerdote diocesano fidei donum in Brasile, in occasione della solennità di Tutti i Santi

«La Chiesa celebra la festa di tutti i santi, la nostra festa, noi chiamati dal e con il battesimo ad essere santi e sante. E il Vangelo di oggi, il testo delle beatitudini, ci invita ad essere felici perchè Dio, nostro Padre, ci ama e ci vuole vedere e vivere felici.

Ora, mentre l’ideologia capitalista dichiara felici coloro che accumulano, Gesù annuncia felici i poveri nello Spirito, cioè tutte le persone totalmente libere e distaccate da ogni ricchezza idolatrata.

Il progetto mondano proclama felice chi vive nella baldoria momentanea e anestetizza il proprio essere e la propria coscienza nelle varie maschere che il mondo gli impone, mentre Gesù afferma che benedette sono le persone che ora piangono, poiché in Lui troveranno la forza e il coraggio per superare ogni tipo di sofferenza e dolore.

Per il sistema del capitale, felici sono i proprietari, latifondiari di grandi appezzamenti di terra. Per Gesù, invece, beati sono i poveri che non hanno terra, perché la conquisteranno con la loro tenacia e le loro scelte di vita messe in pratica per usare la terra solo per viverci e lavorarci e non per sfruttarla.

Mentre la mentalità del disegno di questo mondo dice che sono felici le persone che commettono ingiustizie solo per apparire i più forti, Gesù testimonia che beati sono coloro che sono affamati e assetati di giustizia e che si impegnano perché questa fame e sete siano placate.

La mistica del capitale dichiara felici chi, individualisticamente pensando, sfrutta e schiaccia gli altri solo per raggiungere i propri interessi, mentre Gesù annuncia che beate sono le persone misericordiose e premurose.

Nella propaganda di coloro che difendono il potere finanziario, sono felici i disonesti e falsi, i cinici, i dissoluti e bugiardi. Per Gesù, invece, sono persone benedette i puri di cuore, chi è trasparente, sincero, onesto e autentico con se sesso e gli altri.

Il sistema di questo mondo proclama felici coloro che ottengono ciò che vogliono con la violenza e la guerra. Gesù dice che benedetto è colui che promuove la pace.

Infine, i potenti dicono che felice è colui che calunnia, condanna e perseguita coloro che lottano per una vita dignitosa per tutti. Gesù, invece, dichiara felici coloro che sono perseguitati per il loro impegno nella lotta per la giustizia, per la libertà di tutti e per il rispetto della dignità di ogni essere umano.

Oggi Gesù ci rinnova l’invito: “Cercate prima il Regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta” (Matteo 6,33). E la via della giustizia del Regno, la via della santità, è in pratica un progetto che dura tutta la vita, coinvolge i rapporti con i beni, con le persone, con noi stessi e con Dio.

Quale felicità procuriamo e desideriamo? Chi è veramente felice? … Che ciascuno di noi sia felice nella sua santità/essenzialità di vita. Ti abbraccio e ti auguro che tu sia un/a santo/a felice».

lunedì 2 Novembre 2020

(modifica il 28 Luglio 2022, 8:40)

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