Cronaca

Il ricordo di Giovanni Falcone e la similitudine tra le stragi di mafia ed il coronavirus

La Redazione
I giudici Falcone e Borsellino
La nota a firma di Antonio Todisco, Coordinatore del Comitato "Sapere" Italia Viva di Bisceglie
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«Nell’anniversario della morte del giudice Giovanni Falcone avvenuta il 23 maggio 1992 e pochi mesi dopo del giudice Paolo Borsellino avvenuta il 19 luglio 1992 ricordiamo il loro dovere alle istituzioni, la lotta contro la mafia, contro la corruzione».

E’ quanto si legge nella nota a firma di Antonio Todisco, Coordinatore del Comitato “Sapere” Italia Viva di Bisceglie.

«Ci sono delle similitudini – prosegue – tra le stragi mafiose del 1992 ed il Coronavirus. Possiamo dire che nel 1992 il popolo italiano reagì alla mafia ed anche in questo tremendo anno 2020 stiamo uscendo dall’emergenza Coronavirus grazie al sacrificio di tutti gli italiani, ma in particolar modo dei medici, infermieri specialmente donne, veri eroi, e delle forze dell’ordine, dei volontari, delle cassiere dei supermercati, dei camionisti e di tutto il personale delle aziende che hanno continuato a lavorare per garantire l’indispensabile per vivere.

In uno dei lenzuoli esposti a Palermo contro la mafia, in seguito all’uccisone anche di Borsellino: “Non li avete uccisi: le loro idee camminano sulle nostre gambe” e noi abbiamo il dovere di non dimenticare e di lottare contro la corruzione, la criminalità organizzata e come diceva Falcone “fate solo il vostro dovere”. E Italia Viva continua a portare nella sua politica tali principi compreso anche quello contro il giustizialismo recentemente ricordato da Matteo Renzi con una frase dello stesso giudice Giovanni Falcone “La cultura del sospetto non è l’anticamera della verità”».

sabato 23 Maggio 2020

(modifica il 28 Luglio 2022, 13:55)

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