Cronaca

Mauro Ferrante (Fimmg 118 Bat): «Altro che eroi, nessun riconoscimento ai medici del 118 della Bat»

La Redazione
Una ambulanza del 118
Il segretario della sigla sindacale denuncia la richiesta di restituzione degli incentivi del DG Asl Bat Delle Donne nei confronti dei medici del 118
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Uno sfogo/denuncia, su come stanno trattando i medici del 118 che sino ad ora hanno e stanno gestendo in prima linea l’emergenza covid: è il contenuto della lettera aperta diffusa dal Dott. Mauro Ferrante, segretario fimmg settore ES 118 Bat.

«COVID 19

Questo è il nome del virus che ha paralizzato l’Italia e ha costretto quasi tutti gli italiani agli arresti domiciliari.

In questi ultimi tre mesi il popolo ha acclamato ed apostrofato i medici e tutti gli operatori della sanità come gli eroi, i guerrieri, gli angeli così come non sono mancati applausi e ringraziamenti per chi sta lavorando in prima linea.

In molti hanno avuto riconoscimenti economici, ma noi del 118 Puglia non abbiamo percepito nulla, non abbiamo chiesto nulla, e a testa bassa abbiamo garantito un Servizio di Emergenza Urgenza a tutti i cittadini, compreso i pazienti anziani ricoverati presso le RSA, che hanno aggiunto ai propri cronici problemi di salute anche quelli legati all’infezione da Covid 19.

Noi non siamo eroi, ma uomini, donne, legati alla propria professione, che credono nel giuramento che hanno professato dopo la laurea in medicina e chirurgia, che credono nella deontologia e nell’etica medica, che credono nel proprio lavoro.

Di recente anche la Regione Sicilia ha previsto un bonus per premiare gli “eroi” riconoscendo un incentivo di 1000 euro mentre la Regione Puglia con la legge del 15.05.2020 n° 12 art 5 promuove un finanziamento finalizzato a compensare con un’ indennità i sanitari esposti al covid 19 ma limitatamente ai soli dipendenti, dimenticando che anche i convenzionati, come i medici del 118, fanno parte del SSN (legge 833/1978).

Si tenga presente che il 118 è stato, ed è, protagonista in questa pandemia e lo stesso Governatore, Michele Emiliano, più volte, ha invitato i cittadini a non recarsi in Pronto Soccorso ma a chiamare il 118.

Non parliamo poi del paradosso della ASL BAT che con la delibera 423 del 12 marzo 2020, concepita quindi quando tutti a testa bassa eravamo immersi nell’emergenza Covid, e a firma del Direttore Generale, avv. Alessandro Delle Donne, chiede soldi a medici del 118.

Chiede soldi? Perché?

Medici del 118 da giugno 2017 a dicembre 2019 hanno effettuato turni aggiuntivi, quindi dopo aver garantito il proprio servizio al 118, presso i Pronto Soccorsi di Trani, Canosa di Puglia e Bisceglie, oggi convertiti in Postazioni Fisse Medicalizzate 118, perché carenti in organico, al collasso e non più in grado di garantire l’ h 24. Imminente era la conseguente interruzione di pubblico servizio.

Ma negli ultimi giorni di maggio 2017 fu sottoscritto un accordo in sede di Comitato Permanente Aziendale tra l’allora Direttore Generale ASL BAT, Dott. Ottavio Narracci, e la parte sindacale rappresentata dalla FIMMG BAT e in cui fu chiesta ed ottenuta la collaborazione dei medici del 118 per la copertura di turni presso i Pronto Soccorsi e fu riconosciuto un piccolo incentivo economico nonostante la Regione fosse di parere sfavorevole.

L’attuale Direttore Generale, in carica da febbraio 2018, avv. Alessandro Delle Donne, era a conoscenza di questo progetto ma solo il 12 marzo c.a. con la delibera 423 ritiene quell’incentivo illegittimo (a detta sua) e predispone i suoi uffici affinché si quantifichi quanto versato in più per procedere poi al recupero delle somme di denaro. Questo dopo che medici del 118 hanno lavorato per 31 mesi garantendo un servizio di prima necessità»

sabato 23 Maggio 2020

(modifica il 28 Luglio 2022, 13:55)

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