Cronaca

​Appuntamenti religiosi, vertice in Prefettura con l’Arcivescovo e le Forze dell’Ordine

La Redazione
Mons. Leonardo D'Ascenzo
Alla vigilia della ripartenza delle celebrazioni liturgiche, ma anche in vista di alcuni importanti appuntamenti religiosi a Bisceglie e Barletta
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Nel corso della Riunione Tecnica di Coordinamento delle Forze di Polizia di ieri, presieduta dal Prefetto di Barletta Andria Trani Maurizio Valiante ed allargata per l’occasione al Vescovo della Diocesi di Barletta-Trani-Bisceglie, Mons. Leonardo D’Ascenzo ed al Presidente della Provincia Bernardo Lodispoto, sono state approfondite, per le apposite misure di contenimento dell’emergenza epidemiologica, le modalità di applicazione del Protocollo per la graduale ripresa delle celebrazioni liturgiche con il popolo a partire da lunedì 18 maggio.

In particolare è stata esaminata la situazione in vista dei prossimi appuntamenti religiosi nelle città di Bisceglie e Barletta.

Come stabilito dal Protocollo tra Ministero dell’Interno e Conferenza Episcopale Italiana dei giorni scorsi, in occasione delle cerimonie liturgiche l’accesso in chiesa dovrà essere contingentato e regolato da volontari o collaboratori che, oltre a favorire ingresso ed uscita, dovranno vigilare sul numero massimo di presenze consentite. Dovrà essere in ogni modo evitato ogni assembramento, sia nell’edificio, sia nei luoghi annessi, come per esempio le sagrestie e il sagrato.

L’accesso ai luoghi di culto per le celebrazioni liturgiche dovrà avvenire indossando mascherine e non è comunque consentito in caso di sintomi influenzali/respiratori.

Tutti i luoghi di culto dovranno essere igienizzati regolarmente al termine di ogni celebrazione. Tra le attenzioni da osservare nelle celebrazioni liturgiche, si segnalano le indicazioni di omettere lo scambio del segno della pace e di prevedere che la raccolta delle offerte non avvenga durante le celebrazioni, ma in appositi contenitori.

Particolare attenzione dovrà essere rivolta alla distribuzione della Comunione avendo cura, tra l’altro, di offrire l’ostia senza alcun contatto con le mani dei fedeli. Ove il luogo di culto non sia idoneo alle celebrazioni liturgiche, secondo le indicazioni del protocollo, le celebrazioni potranno avvenire all’aperto.

Il Vescovo D’Ascenzo ha inoltre assicurato che lo svolgimento delle celebrazioni avverrà con numero limitato di fedeli a seconda della capienza dei luoghi di svolgimento; per tale motivo si sta ipotizzando un numero maggiore di celebrazioni religiose, soprattutto nel fine settimana, proprio al fine di evitare possibili affollamenti. Sarà inoltre comunicato alla Prefettura l’elenco delle celebrazioni religiose più importanti e per le quali, nelle prossime settimane, si prevede maggior partecipazione di fedeli.

Il Prefetto ha inoltre sensibilizzato le Forze di Polizia ad assicurare la massima attenzione sul regolare svolgimento, nel rispetto delle misure di contenimento dell’emergenza epidemiologica, delle celebrazioni che potrebbero richiamare una particolare partecipazione, secondo le indicazioni che perverranno dalla Curia e dai Sindaci.

Come assicurato dal Presidente della Provincia, infine, le Polizie Locali dei Comuni assicureranno un’attenta vigilanza per garantire il regolare afflusso dei fedeli nelle Chiese durante le celebrazioni liturgiche.

Sempre a partire da lunedì, inoltre, in coerenza con la direttiva del Ministro per la Pubblica Amministrazione n. 3 del 4 maggio, che fornisce indicazioni circa le “Modalità di svolgimento della prestazione lavorativa nell’evolversi della situazione epidemiologica da parte delle pubbliche amministrazioni”, vi sarà una graduale estensione dell’apertura al pubblico degli uffici della Prefettura di Barletta Andria Trani, al fine di assicurare, nell’ambito delle attività di competenza, un supporto alla ripresa delle attività produttive prevista in questa “fase 2” nel rispetto dei protocolli di sicurezza. Ulteriori informazioni a riguardo saranno rese note sul sito della Prefettura, all’indirizzo www.prefettura.it/barlettaandriatrani

giovedì 14 Maggio 2020

(modifica il 28 Luglio 2022, 14:18)

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Franco
Franco
3 anni fa

Voglio sperare che in caso di presunte violazioni non si presenti qualche agente sull'altare a notificare verbali come avvenuto in altre chiese.

Maria P.
Maria P.
3 anni fa

In pratica il Ministero “consente” che si svolgano Messe e celebrazioni secondo le sue regole. Qualora ciò non avvenisse potrebbero essere sospese le Messe, fatti uscire i fedeli e magari parte anche qualche multa. Ciò è in aperto contrasto con la libertà di culto riconosciuta dalla Costituzione e regolata da trattati tra Stato e Chiesa. E che quindi non può in alcun modo essere limitata da disposizioni prefettizio o amministrative.

Maria P.
Maria P.
3 anni fa

Ma poi non ho capito, gli assembramenti per Silvia Romano in aeroporto e sotto casa sua, con baci e abbracci senza mascherine si può, in chiesa invece è vietato.

Marco
Marco
3 anni fa

Quello delle norme imposte alle chiese è davvero un brutto pasticcio legale, diplomatico e costituzionale.

Maria P.
Maria P.
3 anni fa

Non sempre norme logiche. Ad esempio marito e moglie che vivono insieme non si capisce perché poi in chiesa debbano invece sedersi tanto lontani.