Cronaca

Il pasticcio fiscale per le scuole guida

La Redazione
Scuola guida
Tutti i patentati dal 2014 in poi dovrebbero essere richiamati dalle scuole guida
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Riceviamo e volentieri pubblichiamo un articolo riguardante l’annosa questione fiscale relativa all’Iva da applicare, anche retroattivamente, sulle prestazione effettuate dalle scuole guida a seguito alla risoluzione ministeriale n. 79/E dello scorso 2 settembre. L’articolo è a firma del prof. Mario Camero.

«Tutti i patentati dal 2014 in poi dovrebbero essere richiamati dalle scuole guida per poter versare il 22% di IVA su quanto all’epoca corrisposto per il conseguimento della patente di guida.

Questo è quanto si desume dalla lettura della risoluzione n. 79/E del 2 settembre scorso dell’Agenzia delle Entrate. Ma riepiloghiamo i fatti.

Le autoscuole sulla base di ben due risoluzioni ministeriali (n. 83/E-III-7-65258 del 1998 e n. 134/E del 2005) ed una circolare ministeriale (n. 2008/E n.22) hanno da sempre considerato le loro prestazioni esenti da Iva (articolo 10, n. 20 del DPR n. 633/1972) comportando, di conseguenza, un risparmio fiscale per i patentati.

La Corte di Giustizia Europea, interpellata da una scuola guida tedesca, si è espressa invece per l’applicazione dell’Iva su dette prestazioni sulla base della considerazione che le prestazioni delle autoscuole non possono essere equiparate a quelle delle scuole o delle università, pacificamente esenti da Iva.

Posto che la decisione della Corte ha valenza e deve essere applicata in tutti i Paesi Membri dell’Unione, ne consegue che anche in Italia le prestazioni delle autoscuole devono essere assoggettate ad Iva.

La decisione della Corte Europea si tradurrà, di conseguenza, in un maggior costo per i nei patentati che saranno chiamati a corrispondere il 22% in più per conseguire la patente di guida.

Il pasticciaccio sorge quando l’Agenzia delle Entrate, all’uopo interpellata, con la risoluzione n. 79 del 2 settembre scorso ha stabilito che, alla luce della decisione della Corte Europea, devono ritenersi superati i chiarimenti precedentemente resi con le risoluzioni sopra richiamate stabilendo un’applicazione retroattiva dell’Iva sin dal 2014!

In pratica, la stessa Agenzia delle Entrate che aveva detto ufficialmente alle scuole guida di non pretendere Iva dagli allievi, oggi vorrebbe che ciascuna autoscuola richiamasse tutti coloro che negli ultimi 5 anni hanno conseguito la patente di guida per chiedere un’integrazione nel prezzo già corrisposto pari all’importo dell’Iva, che prima non era applicabile e che lo è diventato ora.

Cosa significa per le scuole guida? Devono in fretta versare l’iva di 5 anni (da una stima approssimativa dell’UNASCA, parliamo di una media di oltre € 110.000 ad autoscuola, al netto dell’Iva a credito e senza applicazione di sanzioni ed interessi “generosamente” non pretesi dall’Agenzia delle Entrate) per poi riconvocare gli ex allievi e pretendere da loro il nuovo balzello.

Al rifiuto, più che probabile di questi, i gestori delle autoscuole non avrebbero alcuno strumento utilizzabile per conseguire obbligatoriamente quanto preteso dall’Agenzia delle Entrate.

Il pagamento dell’Iva potrà legittimamente essere preteso per le prestazioni in corso e future, ma non certamente retroattivamente per quelle già esaurite.

Così operando, verosimilmente, le autoscuole si vedrebbero gravate di un maggior costo, non previsto, e non saranno poche quelle che, sulla base dell’importo sopra citato potrebbero rischiare la chiusura tenendo conto che già il loro volume d’affari negli ultimi anni si è ridotto a causa della diminuzione delle nascite e dell’aumento dei privatisti.

E’ necessario quindi, anche al fine di evitare un ulteriore inutile contenzioso, (la risoluzione dell’Agenzia si chiude, tra l’altro, con l’invito alle Direzioni Regionali alla vigilanza sul recupero di tali somme da parte delle Direzioni Provinciali) dare un’equa soluzione alla problematica che non può che essere quella, ragionevole, di non ritenere retroattiva la decisione della Corte Europea.

La parola passa quindi alla politica (sono già tre le mozioni presentate tra Camera e Senato): un problema in più per il nuovo Ministro che potrà incontrare i rappresentati delle scuole guida il domani 18 settembre quando è convocata a Roma una mobilitazione indetta dall’Unione Nazione Autoscuole (UNASCA) e dalla Confederazione Autoscuole riunite (CONFARCA)».

Prof. Mario Camero
Dottore Commercialista, Revisore Contabile e Giornalista Pubblicista
Iscritto all’ordine dei Dottori Commercialisti di Trani al n. 200/A
Con studio in Via Monte Grappa n. 27 a Bisceglie (BT)
studiomariocamero@gmail.com

mercoledì 18 Settembre 2019

(modifica il 28 Luglio 2022, 23:40)

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