Cronaca

Legambiente: «Stop all’abbattimento scellerato. Non è mai colpa degli alberi»

La Redazione
Cade un grosso ramo di albero in piazza Vittorio Emanuele II
L'intervento del presidente del circolo di Bisceglie, Alessandro Di Gregorio
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Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma di Alessandro Di Gregorio, presidente di Legambiente Bisceglie, sulla questione della cura del verde pubblico in città:

«Stiamo assistendo a Bisceglie in questi giorni, allo ‘scellerato’ abbattimento di molti alberi che, maestosi abbellivano alcune strade della città. Un po’ crediamo sia frutto della ‘sindrome della caduta di rami’ che recentemente ha colpito l’amministrazione comunale in seguito alla tragedia sfiorata in villa comunale. Le motivazioni più o meno ufficiali e quelle che si leggono sui social, a volte sfiorano il ridicolo, altre sarebbero in qualche modo logiche ma che francamente non ci sentiamo di condividere.

Sia ben chiaro che una potatura di emergenza, dovuta ad una circostanza contingente, non si discute, qui però si parla di numerosi abbattimenti e la questione assume aspetto diverso.

Circa le motivazioni, abbiamo letto sui social la… ‘sicurezza della strada, in quanto le chiome occultavano l’illuminazione stradale e i passanti potevano subire aggressioni’; ‘le radici esposte impedivano la corretta circolazione dei veicoli’ ; ‘c’era il pericolo che dei rami cadessero a causa dell’eccessivo peso dovuto all’espansione della vegetazione’.

Vorremmo suggerire con assoluta modestia che non è mai colpa dell’albero! È piuttosto colpa di una mancata manutenzione o di una plantumazione che, come spesso accade non considera che l’albero, sviluppandosi, necessita di una superficie alla base, grande quanto la chioma sviluppata.

Durante il corso di vita di un albero (suggeriamo), gli interventi vanno fatti nei tempi e nei modi giusti, agendo sull’intera pianta. In questo modo ne si limita la crescita in modo che non ne sia necessario il taglio.

Quindi evitare la potatura ad opera di gente prestata alla causa, farla nelle stagioni indicate (e non ad esempio in periodo elettorale, come capitato a Bisceglie spessissimo), è più in generale operare per il bene della pianta perché, oltre ad abbellire, fornisca il necessario apporto di ossigeno. Quanto poi all’illuminazione, invece che tagliare gli alberi, si potrebbero potare… i pali della luce! Si potrebbe cioè prevedere l’installazione di luci più basse.

Ma veniamo alla giustificazione della sicurezza: qualcuno dimentica che in città c’è un limite stradale e, se si osservasse, l’affiorare delle radici non costituirebbe grande problema o non lo sarebbe più delle numerosissime buche e dello stato del manto stradale che si, a volte crea problemi di viabilità (sic!).

Ma perché ricordare queste cose risapute? Perché a quanto leggiamo e sentiamo, sono in molti ad averle dimenticate. E allora, visto che non possiamo fermare questo scempio in quanto è l’amministrazione comunale a decidere le sorti del verde pubblico, ci permettiamo di ricordare a sindaco e maggioranza, compresi coloro che si autodefiniscono ambientalisti, che militano sempre più silenti tra i banchi dell’assise comunale che esiste una legge, la n. 10 del 14 gennaio 2013 che stabilisce la plantumazione di un albero per ogni nato.

All’insediarsi della giunta Angarano, la passata amministrazione avrebbe (il condizionale è d’obbligo) dovuto presentare una relazione sull’attuazione della legge 10 e l’attuale avrebbe, dopo un anno, averla ampiamente attuata. Questo senza considerare le promesse elettorali che, in campo ambientale lasciano ampiamente a desiderare.

Ma questa è un’altra storia che presto affronteremo.

Sicuramente il nostro sindaco conosce a menadito la legge 10 e certo meglio di noi ma, abbiamo voluto ricordarglielo: recentemente, preso dai mille problemi quotidiani, tende a dimenticare alcune cose e a vederne altre che non esistono.

Come il tentativo di far cadere la responsabilità della mancata potatura di emergenza dell’albero caduto in piazza ad “alcune associazioni ambientaliste” e la promessa di fare chiarezza sulle vere responsabilità di quell’accaduto (i cittadini aspettano).

Milan Kundera diceva che la memoria è l’unica arma contro l’oblìo e a noi i ricordi non mancano.

Non è mai colpa dell’albero».

lunedì 12 Agosto 2019

(modifica il 29 Luglio 2022, 1:04)

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Mariangela ciani
Mariangela ciani
4 anni fa

Il danno è fatto ed è irreparabile….questa strage va avanti da tempo.. Di alberi piantati nemmeno l'ombra (per rimanere nel tema) e quelli piantati così piccoli e rachitici che neppure i nostri nipoti potranno vederne la chioma….. Salviamo quelli rimasti… Rispettiamo la natura.. Quel po 'che ci rimane..

giacomo pedone
giacomo pedone
4 anni fa

non c'e bisogno di essere agronomi per sapere che gli alberi dei pini hanno le radici superficiali che tendono a venire fuori dal terreno e sollevare la strada e i marciapiedi, ma si continuano a piantare sui marciapiedi con i danni che si possono vedere ovunque ci siano tali alberi. Se al comune non ci sono persone in grado di scegliere le piante giuste da piantare lungo le strade senza creare problemi, che si rivolgano a persone esterne competenti in grado di consigliarli.