Cronaca

Autonomia, Boccia: «Il governo chiarisca su risorse e investimenti al Sud»

La Redazione
Francesco Boccia
Il deputato biscegliese è il primo firmatario di una interpellanza a Lezzi e Tria
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“Condivido totalmente l’analisi fatta da Nicola Oddati, responsabile Mezzogiorno del PD sulla necessità di riportare la questione meridionale al centro del dibattito del Paese. Il governo Conte deve chiarire, stando alla bozza di autonomia della Lega, il nodo sulle risorse e gli investimenti al Sud. Dopo la riunione con Oddati, tutti i deputati PD del Mezzogiorno hanno presentato un’interpellanza urgente al ministro dell’Economia e alla ministra del Sud perché ‘appare opportuno procedere prioritariamente a colmare il divario tra Nord e Sud che le scelte degli anni passati hanno determinato, reintegrando al Sud le risorse che gli sono state indebitamente sottratte’.

Così Francesco Boccia, deputato e economista PD, in merito all’iter della bozza di provvedimento relativo all’Autonomia e all’interpellanza urgente ai ministri Tria e Lezzi, presentata in Parlamento. Boccia è il primo firmatario dell’interpellanza urgente promossa dal responsabile Mezzogiorno del Partito Democrartico, Nicola Oddati, sottoscritta dai deputati dem Navarra, De Filippo, Bruno Bossio, Pagano, De Luca, D’alessandro, Frailis, Pezzopane, Siani, Topo, Carè’, Lacarra, Mura, Miceli, Raciti, Bordo, Losacco, Madia, Melilli, Migliore, Verini, Ascani, Mancini, Romano, Orfini, Nobili, Ferri.

‘Occorre verificare’, così come è sottolineato nell’interpellanza di Boccia, ‘l’effettivo riparto di risorse ordinarie per gli investimenti pubblici tra Nord e Sud degli ultimi venti anni e individuare gli indici di perequazione infrastrutturale; occorre definire i livelli essenziali delle prestazioni e garantire le risorse necessarie per raggiungerli, su base regionale, anche in termini di personale qualificato e dipendenti pubblici, individuando un criterio di perequazione da estendere anche alla spesa corrente; si tratta di questioni di vitale importanza per i cittadini: basti pensare alla sanità, all’infanzia e all’istruzione, al trasporto pubblico locale, per non parlare di diritto all’abitazione e delle politiche per il lavoro’.

‘L’alta velocità ferroviaria – abbiamo ribadito nell’interpellanza – è l’esempio più evidente: la rete italiana per i treni veloci si sviluppa su 1.467 Km di binari e quelli al Sud sono solo il 16%. Negli ultimi 20 anni si è sviluppata una tendenza a impegnare più risorse dove ci si aspettava una maggiore redditività e più brevi tempi di risposta con una grave penalizzazione del mezzogiorno’. Tutto confermato dai conti pubblici italiani pubblicati dal Ministero dell’Economia. Sugli investimenti, le ‘risorse ordinarie destinate al Sud sarebbero pari al 22,6% in media, con una punta minima del 19,2% nel 2007 e una massima del 24,3% nel 2014; nello stesso periodo, il Centro-Nord avrebbe così incassato la parte più consistente della spesa in conto capitale, passando dal 78,8% del 2001 al 78,6 del 2015, senza mai scendere al di sotto del 73,8%’. Chiediamo pertanto, tra le altre cose, ai ministri competenti ‘quale sia la posizione del Governo in merito alla necessità di definire prioritariamente i livelli essenziali delle prestazioni e gli strumenti perequativi prima di affrontare il percorso di attuazione dell’autonomia differenziata’”.

domenica 21 Luglio 2019

(modifica il 29 Luglio 2022, 1:54)

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