Cronaca

Sciopero nazionale unitario dei dipendenti della Giustizia

La Redazione
Giustizia
Abbascià: «Il 28 giugno i lavoratori degli uffici giudiziari di Trani incroceranno le braccia in difesa dei loro diritti e per la qualità del servizio pubblico che rischia la paralisi»
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La Giustizia è in ginocchio. Le lavoratrici e i lavoratori del settore scioperano venerdì 28 giugno contro il gravissimo stato di degrado della Giustizia, in difesa dei loro diritti e per la qualità del servizio pubblico, che rischia la paralisi. Anche per gli Uffici Giudiziari tranesi la situazione è grave per l’impoverimento degli organici che scaturisce da decenni di politiche di tagli ai bilanci ed al costo del lavoro, anche in un settore strategico per garantire i diritti dei cittadini come la Giustizia. La situazione è grave anche per la mancata riqualificazione professionale delle lavoratrici e dei lavoratori, a loro non viene riconosciuto il diritto di carriera con conseguenti ripercussioni organizzative negli Uffici.

«Risorse, riqualificazione ed assunzioni – sostiene Giulia Abbascià, segretaria generale della Fp Cgil BAT – sono le tre parole d’ordine dello sciopero dei lavoratori giudiziari. Infatti, l’esodo che si sta verificando anche negli Uffici Giudiziari tranesi è impressionante, nel giro di un anno le vacanze degli organici del Tribunale, della Procura della Repubblica, dell’Unep e dell’Ufficio del Giudice di Pace saranno del 50%. Lavoratori che non riescono più a far fronte alle proprie responsabilità di funzionari pubblici e con i prossimi pensionamenti ci sarà il conseguente depauperamento di esperienza che, acquisita negli anni dai lavoratori, non potrà essere tramandata agli eventuali futuri assunti».

Tutto ciò sta già determinando un peggioramento dell’efficienza della Giustizia, anche alla luce delle riforme miopi degli ultimi anni, come per esempio quella che ha riguardato la chiusura delle sezioni distaccate di Tribunale e degli Uffici del Giudice di Pace del Circondario. Tutto ciò ha portato ad avere lo scorso anno la prescrizione tra primo e secondo grado il 45% dei procedimenti penali nel nostro distretto di Corte di Appello.

«In più – precisa Abbascià – entro il 28 giugno 2019 sarebbero dovuti arrivare a compimento i contenuti dell’accordo del 27 aprile 2017, in pratica la riqualificazione professionale per tutto il personale, con lo scorrimento delle graduatorie formate in attuazione delle procedure previste dall’art. 21 quater L. 132/2015, con il passaggio degli ausiliari in seconda area, con i passaggi giuridici all’interno delle aree. Adesso il tempo per i lavoratori giudiziari è scaduto ed è venuto il momento delle scelte e delle assunzioni di responsabilità. Il 28 giugno sciopereranno non solo per tutelare i propri interessi ma, anche, per tutelare i cittadini che è giusto che pretendano una giustizia più celere e più efficiente».

martedì 25 Giugno 2019

(modifica il 29 Luglio 2022, 2:54)

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