Cronaca

«Abusi sui minori, servono corsi per pediatri di famiglia e insegnanti»

La Redazione
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Commissione Infanzia
Il dott. Luigi Nigri, pediatra biscegliese e uno dei maggiori esperti in Italia sul tema, è stato ascoltato dalla Commissione Parlamentare Bicamerale per l'Infanzia e l'Adolescenza
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“La prevenzione degli abusi e delle violenze su bambini e adolescenti deve per forza passare dai professionisti che più di tutti interagiscono regolarmente con i minori. Quindi gli insegnanti e i pediatri di famiglia devono possedere una formazione specifica per saper affrontare questo delicato aspetto della salute dei giovanissimi”.

E’ quanto ha dichiarato la Federazione Italia Medici Pediatri (FIMP) tramite il Vicepresidente Nazionale, il pediatra biscegliese Luigi Nigri, durante un’audizione alla Commissione Parlamentare Bicamerale per l’Infanzia e l’Adolescenza. L’evento rientra nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle forme di violenza fra i minori e ai danni di bambini e adolescenti portata avanti da Montecitorio e Palazzo Madama.

“Quando l’abuso si verifica è già troppo tardi, possiamo medicare una ferita ma la cicatrice resterà per tutta la vita – ha sottolineato alla Commissione il dott. Nigri-. In Italia manca ancora una vera cultura su un fenomeno che presenta numeri preoccupanti e che risulta in crescita. Bisogna avviare percorsi formativi già a livello universitario nei corsi di laurea per medici e insegnanti. L’indagine conoscitiva della Commissione vuole affrontare la questione della diffusione della violenza fra i minori con particolare attenzione alle insidie rappresentate dai nuovi media.

“Non c’è dubbio che il web e i social rappresentano un potenziale pericolo per i più giovani – ha aggiunto il dott. Nigri -. La pedo-pornografia si sta infatti diffondendo anche grazie alle opportunità offerte della Rete. Si tratta però dei casi più eclatanti di abuso sui minori che vengono contrastati grazie al prezioso lavoro delle forze dell’ordine. Come rappresentati dei pediatri di famiglia siamo però altrettanto preoccupati dalle piccole violenze quotidiane che decine di migliaia di bambini e teenager devono affrontare nel nostro Paese. Queste si verificano soprattutto durante i divorzi più traumatici o nei conflitti familiari dove spesso i giovanissimi si trovano sotto pressione o vittime delle ripicche degli adulti. E’ solo una delle conseguenze, per il benessere psico-fisico dei minori, della caduta dei valori che sta avvenendo nella nostra società. Servono quindi politiche di protezione, incentivi e sostegno alle famiglie. Anche in questo modo possiamo prevenire gli abusi nei confronti dei più giovani”.

venerdì 21 Giugno 2019

(modifica il 29 Luglio 2022, 3:02)

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