Cronaca

«I commercianti chiamano, ma il Comune continua a non rispondere»

La Redazione
Incontro presso la sede della Confcommercio
La situazione di crisi emerge dopo un incontro presso la sede della Confcommercio
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“Mancanza di risposte ai numerosi solleciti all’amministrazione comunale” è quanto lamentano a Bisceglie i commercianti, che nel corso di un incontro tenutosi nella sede della locale Confcommercio, hanno puntato i riflettori su una serie di problematiche, derivanti soprattutto dal disinteresse dell’attuale amministrazione nei loro confronti.

Lo rende noto un comunicato diffuso dal direttore di Confcommercio Bari e Bat, Leo Carriera.

A parlarne Nicola Papagni in rappresentanza del Comitato BisceglieViva, Antonio Abascià Presidente del Consorzio Mercatincittà, e per Confcommercio Bisceglie Leo Carriera e Katia Todisco. Ospiti ed interlocutori delle dimostranze dei numerosi partecipanti i consiglieri comunali di opposizione Vittorio Fata e Gianni Casella, la cui presenza è stata voluta da alcuni associati, che li hanno invitati in completa autonomia. La riunione particolarmente partecipata, è stata utile per ribadire lo stato di fermo non solo dell’economia biscegliese, ma anche delle attività svolte in Piazza San Francesco; piazza rigenerata solo grazie alla fattiva collaborazione della Amministrazione Comunale e del Comitato BisceglieViva.

Particolarmente infervorato Antonio Abascià, Presidente del Consorzio Mercatincittà che ha spiegato: “In tutti questi mesi abbiamo avuto numerosi incontri con l’Amministrazione Comunale che ad oggi non ha ancora dato risposte e continua a ignorarci. Come Presidente del Consorzio Mercatincittà mi aspettavo che ci fosse riconosciuto un ruolo, come accadeva in passato. In questi anni abbiamo lavorato tanto e bene ed ora l’Amministrazione non ci supporta. Chiediamo al Sindaco, di darci delle risposte, urgenti. E’ un momento difficilissimo per il commercio e potremmo parlare di fase di ripartenza se ci fossero dei rapporti con l’Amministrazione, in tal caso chiederemmo di riprendere l’organizzazione dei mercati straordinari in occasione della prima domenica del mese e in alcune festività, come abbiamo fatto in passato, ottemperando con maggiore attenzione agli obblighi della legge in materia di commercio su aree pubbliche. Tra l’altro, con l’approssimarsi della stagione estiva, andrebbero rinnovate tutte le autorizzazioni stagionali delle attività che insistono lungo la litoranea di levante e di ponente. Anche su questo argomento abbiamo invano sollecitato l’Amministrazione a farci conoscere se intende modificare le modalità adottate negli anni passati o, se le stesse, devono subire essenziali modifiche.

A fare da eco, alle parole dei tanti intervenuti quelle di Nicola Papagni, Presidente del Comitato BisceglieViva, che ha raccontato dei rapporti con le precedenti amministrazioni, di tacita e fattiva collaborazione. “Oggi invece tutte le attività utili alle vie dello shopping che, in passato, davano visibilità al centro cittadino come sagre, mercatini dell’artigianato e manifestazioni varie, rendendolo uno “shopping village” sono bloccate e non abbiamo ricevuto alcuna indicazione al di là della burocrazia, su come gestire il tutto.

Una situazione davvero insostenibile, quella emersa nelncorso dell’incontro, in cui è stato evidenziato anche il notevole ritardo nelnfornire informazioni e dati importanti per il completamento del PianonStrategico del commercio, nonostante sporadici incontri con i tecnicinincaricati e le continue sollecitazioni avanzate dal Presidente del DistrettonUrbano del Commercio di Bisceglie Avv. Antonio Belsito e del consiglierenVincenzo Valente presente all’incontro. Ciò sta comportando un rallentamentonnella fase di presentazione del documento programmatico ai cittadini e aglinoperatori economici interessati.

Gianni Casella e Vittorio Fata, consiglieri comunali di opposizione non hanno potuto che esprimere rammarico e prendere atto della gravità della situazione, rendendosi disponibili a fare una proposta da inserire nell’ordine del giorno in consiglio comunale. “La problematica molto forte – ha ribadito Casella è proprio che i commercianti e Confcommercio e Confesercenti, quali associazioni maggiormente rappresentative, non riescono a interloquire con l’Amministrazione anche sulla possibilità di fare un mercato mensile, atteso che stanno facendo riferimento a leggi regionali e quant’altro in materia di estensione dei mercati anche settimanali. C’erano atti monocratici dei precedenti sindaci che consentivano attraverso una sorta di convezione che permetteva al Consorzio di gestire queste attività straordinarie che favorivano maggiori occasioni di lavoro ai nostri commercianti ambulanti.”

Vittorio Fata ha aggiunto “ci siamo impegnati affinché l’intera categoria faccia valere i propri diritti, e porteremo in sede istituzionale in un ordine del giorno tutta la questione, che ci consentirà di chiedere perché si è arrivati a questo punto. Tra l’altro, al momento della presentazione delle candidature per il rinnovo del Consiglio Comunale, in qualità di candidato sindaco, ricevetti il programma che Confcommercio approntò relativamente alle priorità del terziario in ambito comunale, nel quale erano contenute tutte le problematiche oggi sul tappeto, per cui, avendolo sottoscritto il mio impegno rimane immutato per la soluzione delle stesse”.

Ad appesantire la posizione del Sindaco AngelantonionAngarano, ci sarebbe la richiesta negata alla Confcommercio di Bisceglie dinaccesso agli atti, per verificare alcune attività non ancora regolamentate. Ilndirigente del comune, con molta superficialità e leggerezza, ignorandonvolutamente la legge, ha invitato il Direttore dell’Associazione piùnrappresentativa del territorio, ad accedere agli atti dall’Albo pretorio.nInevitabile l’azione di ricorso al TAR.

La richiesta generale è chiara: “Ripristino delle regole e dei rapporti, senza dover subire atteggiamenti prepotenti e sterili, in un momento davvero pesante per il commercio, in considerazione, non da poco, che l’attuale sindaco aveva fatto del commercio e dell’aumento dei posti di lavoro, 500 per ciascun anno, per 10 anni uno dei pilastri del suo programma elettorale, esprimendo pubblicamentel’importanza per tali finalità di collaborare con le associazioni di categoria in particolare Leo Carriera della Confcommercio e Andrea Nazzarini della FIVA.

“Non ci piace essere protagonisti del mercato delle promesse elettorali, – ha concluso Carriera – vogliamo essere considerati come gli interlocutori di una parte rilevante del tessuto economico di un territorio, che vuole crescere, e non intende continuare a restare in ginocchio”.

venerdì 22 Marzo 2019

(modifica il 29 Luglio 2022, 6:12)

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