Cronaca

L’arresto di De Vito spacca il M5s: D’Ambrosio mette alla porta Galantino

La Redazione
Davide Galantino
Botta e risposta tra i deputati di Bisceglie e di Andria sul caso che ha scosso il Movimento
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L’arresto del Presidente del Consiglio comunale di Roma, Marcello De Vito, ha scosso il Movimento 5 Stelle in tutta Italia. Da una parte i “puristi” che ne hanno preteso e ottenuto l’espulsione immediata dal movimento; dall’altra chi ha espresso tutto il proprio disorientamento per l’ennesima “gogna mediatica” che ha travolto un indagato per reati contro la pubblica amministrazione.

Un confronto aspro che ha avuto il suo terreno di scontro proprio in Puglia. Tutto è nato da alcune dichiarazioni rilasciate all’AdnKronos dal deputato biscegliese Davide Galantino che ha parlato di «Gogna vergognosa. Siamo tornati al Medioevo… Solidarietà per un uomo che non può difendersi. Stamani ho la nausea. Non certo per l’arresto di Marcello De Vito, chi lo conosce tra noi lo descrive come un incorruttibile. Ho la nausea per l’accanimento di certi soggetti…». Il riferimento è alle parole del capo politico Di Maio, il quale si è assunto la responsabilità della ‘cacciata’ di De Vito dal M5S, e al corollario di dichiarazioni arrivate da esponenti grillini che plaudono alla decisione del leader pentastellato, prendendo le distanze da De Vito.

«Eppure – osserva Galantino – De Vito è già fuori dal M5S, senza che si sia nemmeno difeso, senza che il collegio dei probiviri si sia pronunciato. Magari è in carcere per errore ma è già stato messo alla gogna, come Zingaretti». Per il deputato pugliese è stato un errore anche attaccare il segretario del Partito democratico per la vicenda dei presunti finanziamenti illeciti raccontata da L’Espresso. “Bisognava aspettare prima di parlare. Alla fine si tratta, per il momento, di voci di corridoio».

Di tutt’altro tenore le dichiarazioni del deputato andriese del M5S, Giuseppe D’Ambrosio: «Fa male. È inutile nascondersi, fa tanto male la vicenda che vede il nostro Presidente del consiglio comunale di Roma, Marcello De Vito, arrestato per corruzione. La magistratura farà il suo corso ma la politica deve muoversi prima. Le istituzioni devono essere tenute lontane da queste pericolose vicende. Ma ancor più male fanno le ultime dichiarazioni del collega deputato biscegliese Galantino. Ci lasciano davvero senza parole. Se vuole, per affermare nei fatti i concetti che esprime può andare nel Pd, anzi lo invitiamo proprio ad andare nel Pd o in Forza Italia, insomma in qualsiasi altro posto che non sia il Movimento 5 Stelle. Negli altri partiti potrebbe trovare il luogo che cerca, dove i propri indagati e i propri arrestati vengono protetti, tutelati ed a volte persino coperti. Noi siamo un’altra cosa, abbiamo il nostro dna che si fonda su un principio molto chiaro: la questione morale. Se Galantino è contrario a questi principi, è contrario al Movimento 5 Stelle stesso, quindi può farsi da parte. Per coerenza, visto che è stato eletto con i voti del Movimento 5 Stelle, conoscendo prima ancora di candidarsi i nostri valori, si può dimettere. Nessuno se ne risentirà.

giovedì 21 Marzo 2019

(modifica il 29 Luglio 2022, 6:13)

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