Cronaca

Spina: «Il tavolo sull’igiene urbana è stata una presa in giro. Urgente una riunione di Consiglio»

La Redazione
Francesco Spina
Interrogazione urgente del consigliere comunale di opposizione
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«Ieri mattina ho inteso presentare una puntuale e articolata interrogazione consiliare all’Amministrazione Angarano, inviandola per conoscenza anche ad altre Autorità competenti al fine della verifica e del controllo dell’attività amministrativa stessa. Avevamo chiesto un confronto in un consiglio comunale monotematico sulla questione generale dell’igiene urbana. Il tavolo tecnico organizzato dalla stessa amministrazione è stata una vera e propria presa in giro nei confronti dei cittadini. La città non può più aspettare! Si profilano danni enormi in termini ambientali ed economici e ritardare le decisioni o, peggio, prenderle all’interno di qualche stanza segreta sarebbe irresponsabile».

E’ quanto afferma il Consigliere comunale di opposizione, Francesco Spina, già sindaco per oltre 11 anni. Una interrogazione urgente presentata soprattutto per affrontare in via prioritaria la questione Tari che, a causa della vicenda dell’assegnazione della gestione del servizio di igiene urbana, rischia di diventare dirompente per le casse dei cittadini e dello stesso Comune.

Questa interrogazione potrebbe essere discussa in un apposito Consiglio comunale dedicato al Question Time, così come previsto dal regolamento del Consiglio comunale adottato nella scorsa consiliatura, che non avrebbe costi di gettoni di presenza.

Ma ecco il testo della interrogazione presentata da Spina:

«Il sottoscritto Avv. Francesco Carlo Spina, in qualità di Consigliere Comunale di Bisceglie,

premesso

che la situazione dell’igiene urbana risulta nella città di Bisceglie davvero drammatica; che il sottoscritto ha, invano, sollecitato la convocazione di un Consiglio Comunale straordinario e monotematico;

che il sistema della raccolta differenziata non risulta applicato in modo corretto e coerente con il progetto originario;

che il livello della raccolta differenziata risulta più basso rispetto all’anno 2017;

che, peraltro, non risultano correttamente e tempestivamente pubblicati sui siti previsti dalla normativa vigente i dati degli ultimi mesi circa la percentuale della raccolta differenziata;

che l’eliminazione delle isole ecologiche (previste dal progetto originario) e il venir meno, preannunciato ufficialmente dal Sindaco in Consiglio Comunale, della green card costituiscono un oggettivo disincentivo alla raccolta differenziata;

che le discrasie del servizio di raccolta determinano la proliferazione di discariche a cielo aperto e il serio rischio di combustione dei rifiuti, come più volte è avvenuto in questo periodo, con emissioni di diossina e rischio serio per la salute della comunità, nonché proliferazione di topi nella città;

che risultano abbandonate quelle tecnologie (droni, ecc.) in passato utilizzate dal Comune di Bisceglie per intensificare controlli e sanzioni a carico dei cittadini responsabili degli abbandoni dei rifiuti;

che l’organizzazione amministrativa del Comune non contempla, a tutt’oggi, un settore dedicato specificamente all’igiene urbana, ma semplicemente un servizio incardinato nella ripartizione tecnica;

che l’attuale gestore dei servizio di igiene urbana esercita l’attività in base a provvedimenti non supportati da un assetto contrattuale (proroghe?);

che l’abbassamento della percentuale di raccolta differenziata potrebbe determinare l’applicazione per il 2019 dell’ecotassa più alta per la città di Bisceglie;

che nella delibera di approvazione da parte del Consiglio Comunale di assestamento e riequilibrio si dà atto (falsamente?) a pag. 5 “che con successivo provvedimento do adottarsi contestualmente allo presente, si provvederà al riconoscimento dei debiti fuori bilancio ai sensi dell’art. 194 del D. Lgs n. 267/2000… precisando, comunque, che la presente deliberazione tiene conto di essi ai fini della verifico degli equilibri….”, tra cui circa 1.500.000,00 di euro per debiti extra contratto in materia di igiene urbana;

che dopo tanti sforzi per abbassare di circa il 20% la tari nel 2018, l’eventuale ecotassa e i citati debiti fuori bilancio potrebbero determinare un incremento esponenziale della tari del 2019 a carico dei cittadini, con grave nocumento, anche degli equilibri e della tenuta del bilancio comunale;

Tanto premesso il sottoscritto, nella qualità in epigrafe indicata,

interrogo per conoscere

  1. se Codesta Amministrazione intenda procedere in futuro all’individuazione definitiva del gestore del servizio di igiene urbana;
  2. se Codesta Amministrazione intenda riattivare o istituire nuove isole ecologiche in tempi brevi nella città;
  3. se Codesta Amministrazione intenda riattivare la green card con erogazione di premialità in denaro ai cittadini più diligenti;
  4. come Codesta Amministrazione intenda procedere per arginare la proliferazione di incendi di rifiuti e di topi in città;
  5. i motivi per cui Codesta Amministrazione non abbia proceduto al riconoscimento dei debiti fuori bilancio in materia di igiene urbana, presupposti e contenuti nella deliberazione di C.C. del 1/08/18 di assestamento e riequilibrio, nonostante che nel preambolo della stessa si attestasse in modo non coerente con la realtà la contestualità (pag. 5) dell’adozione delle deliberazioni di riconoscimento dei debiti stessi.

mercoledì 19 Settembre 2018

(modifica il 29 Luglio 2022, 11:44)

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