Cronaca

Naglieri: «DigithOn? Lascia un inestimabile patrimonio ​intellettuale. Molto più di un selfie»

La Redazione
Gianni Naglieri
L'assessore allo Sviluppo economico replica alle affermazioni di Alessandro Ricchiuti
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Nei giorni scorsi BisceglieLive.it ha pubblicato una riflessione di Alessandro Ricchiuti su ciò che lasciava in eredità l’edizione 2018 di DigithOn in particolare per Bisceglie. Un intervento che ha suscitato un interessante dibattito.

Oggi ospitiamo le riflessioni dell’assessore allo Sviluppo Economico del Comune di Bisceglie, Gianni Naglieri:

«Ho letto più volte le parole scritte da Alessandro Ricchiuti su Digithon eppure non riesco proprio a cogliere il senso della sua critica. Secondo Ricchiuti la manifestazione “schiaccia una classe politica locale troppo piccola rispetto a tali palcoscenici e che cerca semplicemente di avere un piccolo riflesso da sponsorizzare sui social”. E ancora Ricchiuti vuole sapere: “cosa rimane a Bisceglie, al territorio, alla comunità economica dopo Digithon”.

Per quanto mi riguarda, poter ospitare una manifestazione come Digithon per Bisceglie è una grande occasione di crescita intellettuale e culturale, visto che in città si sono confrontati autorevolissimi imprenditori, esponenti dell’economia internazionale, politici di primissimo ordine (premier, vicepremier e ministro delle politiche agricole) e affermati giornalisti, che hanno discusso pubblicamente di tematiche molto interessanti ed attuali. La crescita di una comunità e di un territorio passa anche da manifestazioni come Digithon, che peraltro mettono al centro i giovani, le start up, la creatività e il lavoro. Questo rimane a Bisceglie: un patrimonio di conoscenza di inestimabile valore che certamente può essere d’insegnamento ai nostri giovani e ai nostri imprenditori. E’ così sbagliato pensare che Digithon possa aver dato spunti importanti? E’ così sbagliato pensare che Digithon possa far sviluppare a Bisceglie e nel nostro territorio un pensiero orientato sull’economia digitale che possa far nascere realtà imprenditoriali giovani e innovative?

Cos’altro ci si aspetta da una manifestazione? Potrei anche aggiungere che durante la rassegna la nostra città è stata viva, pulsante, popolata, attiva. E che, forse, ci sono state ricadute positive sulle attività ricettive. Potrei anche dire che Bisceglie è stata al centro della cronaca nazionale. Ma non è questo il punto, perché l’eredità di Digithon è un patrimonio intellettuale e, soprattutto, immateriale. Ma credo che questo riguardi anche le altre prestigiose manifestazioni sul territorio nazionale e internazionale. Mi chiedo, per esempio, cosa dovrebbe diventare Cernobbio dopo il forum Ambrosetti? La capitale delle Banche? O Cannes dopo il Festival del cinema dovrebbe diventare la nuova Hollywood?

Ricchiuti fa la sua personale scoperta dell’uovo di Colombo. Ci ricorda quanto il tessuto economico ed imprenditoriale sia in grande sofferenza economica e dell’emigrazione verso Nord dei nostri migliori giovani talenti ed elargisce il prezioso consiglio di assumere l’obbligo morale di dar seguito ai nobili obiettivi posti in luce con efficacia durante la Maratona Digitale.

Ci mancherebbe che l’amministrazione, in carica da circa due mesi, non debba impegnarsi per creare opportunità per giovani, possibilità di sviluppo e opportunità per l’imprenditoria. Guai se non fosse così. Il sindaco, la giunta e la maggioranza sono al lavoro e i cittadini potranno valutarne l’operato, con serenità. Ma utilizzare la prima occasione utile per parlare di “totale immobilismo in campo economico ed imprenditoriale” dell’amministrazione, beh, francamente mi pare eccessivo e strumentale. Siamo pronti a recepire critiche costruttive, idee e suggerimenti, ma francamente sapevamo già che “Bisceglie non è dotata di una zona industriale che possa definirsi tale, che le imprese locali stanno chiudendo, che il manifatturiero sta scomparendo, che settori come pesca e agricoltura sono in forti difficoltà”. Lo sapevamo e ci siamo candidati proprio per cercare di invertire la rotta.

Se Ricchiuti vuole fare proposte, saremo ben lieti di ascoltarlo. Se invece vuole solo fare il Bastian contrario, per carità, libero di farlo, ma certamente non darà un grande apporto alla risoluzione dei problemi di cui parla. A quel punto verrebbe il dubbio che la sua critica sia sterile ed autoreferenziale, molto più di un selfie».

mercoledì 19 Settembre 2018

(modifica il 29 Luglio 2022, 11:44)

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