I carabinieri del Noe di Bari, al termine di servizio di monitoraggio del territorio compiuto con droni e rilevazioni satellitari, hanno posto sotto sequestro a Trani un’azienda di lavorazione di pietre e marmi e denunciato i 4 responsabili, tra cui un cittadino albanese. I militari hanno accertato la presenza sul piazzale dell’azienda di un
accumulo di rifiuti lapidei nelle dimensioni approssimative di 800mila metri cubi direttamente in lama tanto da creare un dislivello del terreno di circa 20 mt. L’ispezione, compiuta congiuntamente con personale tecnico dell’Arpa Puglia di Bari, ha potuto far emergere che, mescolato al pietrame, vi fosse la presenza di materiale tossico, responsabile di fuoriuscite di emissioni di gas e di materiale oleoso e sono stati disposti campionamenti per stabilire l’entità dell’inquinamento.
I 4 responsabili sono stati denunciati per la realizzazione di discarica abusiva di rifiuti speciali anche pericolosi e per aver emesso in atmosfera fumi e gas maleodoranti
verosimilmente tossici. L’autorità di bacino sta valutando l’entità dei danni al bacino idrografico coinvolto, che, tra l’altro, segna il confine con il comune di Bisceglie.