Il calo generale delle vendite che si registra è «fonte di forte preoccupazione – evidenzia Leo Carriera, presidente di Confcommercio Bisceglie – per commercianti e consumatori. Se già da qualche tempo si preferiva l’e-commerce ai negozi fisici, ora con il dilagare dei contagi le vendite online sono ulteriormente aumentate. I negozi dI vicinato hanno smesso di essere un punto di riferimento anche per i clienti più fedeli».
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«Nicola Papagni, Presidente del Comitato BisceglieViva e titolare di un negozio di abbigliamento, ritiene invece che la crisi non è tutta colpa delle promozioni online. Per lui «si possono raggiungere dei risultati anche innovandosi, vendendo sempre articoli di qualità e instaurando un rapporto di fiducia con i clienti». E sui saldi ritiene che «il dato delle vendite dallo scorso 5 gennaio è sicuramente falsato perché ci sono negozianti che hanno dovuto chiudere le attività per quarantena, come ci sono clienti costretti a casa per lo stesso motivo o per la paura di contagi».
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Per Carriera invece, il calo delle vendite è dipeso anche dalla scelta dei consumatori. «L'aumento dei prezzi – sottolinea – negli ultimi periodi, nel settore dei beni primari influisce non di poco sulle esigenze dei clienti che per risparmiare si concedono meno beni di lusso. Nella dura lotta fra i desideri e il portafoglio vince la razionalità».
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