Cronaca

Incastrato da video e fotografie, arrestato l’accoltellatore della discoteca

La Redazione
Il DF di Bisceglie
Dalle indagini è emerso un particolare shock: la vittima sarebbe morto se i suoi amici non lo avessero trasportato di corsa in ospedale
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Il cerchio, inesorabilmente, si è stretto attorno al presunto autore del ferimento in discoteca a Bisceglie.

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Eseguendo l’ordinanza cautelare richiesta dalla Procura della Repubblica di Trani ed emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani, la Tenenza dei Carabinieri di Bisceglie ha oggi tratto in arresto G. D., venticinquenne di Cerignola.

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L’arrestato è accusato di tentato omicidio, aggravato dai futili motivi, e di porto in luogo pubblico di arma bianca.

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Il fatto era avvenuto all’alba di domenica 7 novembre 2021, nella discoteca Df di Bisceglie (l'ex Divinae Follie), e le indagini sinora svolte consentono di ricostruirlo nei termini che seguono.

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Quella notte un giovane (poi identificato nell’arrestato) continuava ad importunare una ragazza, nonostante il fidanzato e gli amici di costei avessero tentato di dissuaderlo. Ne nasceva una discussione, senza alcuna aggressione fisica o verbale, senza alcuna minaccia. La vittima, il ventiseienne barese F.A., si avvicinava per capire meglio cosa stesse succedendo tra i suoi amici e l’ignoto molestatore, il quale inopinatamente gli sferrava sette coltellate, che lo hanno colpito al gomito e nella zona inguinale e del basso-ventre.

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È opportuno precisare che la vittima non risulta aver minacciato o picchiato l’aggressore, non lo conosceva e non gli aveva nemmeno parlato, sicché l’accoltellatore aveva tentato di ammazzarlo senza alcun motivo, probabilmente solo perché era la persona a lui più vicina in quel locale gremito.

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Addirittura, la giovane vittima ha fortemente rischiato di perdere la vita senza nemmeno rendersene conto: non si era accorto che il suo aggressore fosse armato di coltello, non si era accorto di essere stato colpito da fendenti, pensava solo di aver ricevuto dei pugni e quindi decideva di allontanarsi immediatamente, senza alcuna reazione. Un ragazzo pacifico e totalmente inerme, la cui unica “colpa” è stata quella di avvicinarsi all’aggressore, ma senza nessuna e seppur minima o apparente intenzione violenta.

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Il giovane barese realizzava di essere stato accoltellato solo quando si avvedeva della copiosa emorragia, quindi perdeva i sensi. Nessuno ha fermato l’aggressore, che – senza alcuna conseguenza – si è dileguato indisturbato dal locale gremito, facendo perdere le proprie tracce (il locale era del tutto privo di videosorveglianza e in quella sala vi era un solo addetto alla sicurezza, che non si accorgeva di quanto stava succedendo).

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Gli amici della vittima sono riusciti a portarlo fuori dalla affollatissima discoteca, hanno fermato una macchina e lo hanno trasportato al vicino pronto soccorso di Bisceglie, senza aspettare l’arrivo dell’ambulanza, in tal modo salvandogli la vita.

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Il ragazzo è giunto infatti in pronto soccorso in stato di incoscienza, in imminente pericolo di vita, dovuto ad uno “shock ipovolemico iperacuto” (aveva già perso molto sangue). I sanitari sono riusciti a stabilizzarlo con trasfusioni, ventilazione assistita e con le necessarie terapie farmacologiche e chirurgiche. Il ragazzo è tuttora degente presso l’ospedale di Bisceglie, in buone condizioni, e lo attende una convalescenza non particolarmente lunga.

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Una delle coltellate è penetrata a pochissimi centimetri dall’arteria femorale, la cui lesione sarebbe stata certamente fatale, e – come chiarito dalla consulenza medico-legale – comunque il giovane sarebbe morto dissanguato, se non fosse stato subito portato in pronto soccorso.

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Sono state immediatamente avviate le indagini ed i numerosi testimoni hanno fornito foto e video da loro effettuati durante la serata. All’esito, a meno di una settimana dal fatto, l’arrestato è stato riconosciuto con assoluta certezza dalla vittima e da diversi altri testimoni, dopo essere stato individuato in un fotogramma scattato durante quella serata, il che ha consentito infine di identificarlo.

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L’arrestato è gravato da diversi e pesanti precedenti penali e di polizia, gli è stata contestata la recidiva reiterata, specifica ed infra-quinquennale, è stato in passato già attinto da misura cautelare e, a dispetto della sua giovane età, è stato già condannato con sentenza irrevocabile anche per il delitto di rapina a mano armata.

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domenica 14 Novembre 2021

(modifica il 27 Luglio 2022, 20:11)

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Jlenia Iodice
Jlenia Iodice
2 anni fa

Con pene severe ed appropriate ( ma a quanto pare inesistenti nel nostro Paese) ed un serio e rigoroso percorso Educativo/ Riabilitativo…forse non avrebbe agito allo stesso modo o non si sarebbe proprio potuto trovare in tale luogo!