«"Iddio mi permette oggi di dare l'olocausto supremo di tutto me stesso all'Italia nostra ed io ne sono lieto, orgoglioso e felice! Possa il mio sangue servire per ricostruire l'unità italiana e per riportare la nostra Terra ad essere onorata e stimata nel mondo intero. Possa il mio grido di "Viva l'Italia libera" sovrastare e smorzare il crepítio dei moschetti che mi daranno la morte; per il bene e per l'avvenire della nostra Patria e della nostra Bandiera, per le quali muoio felice!” La lettera del #partigiano Franco Balbis, martire della Resistenza, medaglia d’oro al valor militare, ci fanno capire quanto fosse alto il senso della Patria e il valore della libertà».
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E' quanto scrive il Sindaco di Bisc eglie Angelantonio Angarano, subito dopo la conclusione della cerimonia per festeggiare il 25 Aprile.
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«Oggi con il Presidente dell’ANPI Bisceglie Antonello Rustico – prosegue Angarano – e una ristretta rappresentanza di Autorità civili e militari abbiamo deposto corone di alloro, benedette da Don Franco Lorusso, al Milite Ignoto, a Vincenzo Calace e al Monumento ai caduti. Lo abbiamo fatto a nome della Comunità per onorare il sacrificio di tanti uomini e ragazzi che hanno combattuto strenuamente, versato il loro sangue e donato la vita per l’Italia. E per ricordare a tutti noi che il loro dono più grande, quello della libertà e della democrazia, va preservato e rafforzato ogni giorno. Viva l’Italia libera».
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La liberazione che serve all'Italia oggi è quella dalla dittatura della paura.
Praticamente la libertà altrui nel chiuderci in casa, nel non fare lavorare le piccole aziende, i ristoranti, le palestre, le piscine, ed altri settori ancora, e soprattutto nel non dare i soldoni invece che le elemosine.
I valori della libertà sono stati pagati da veri innamorati della Patria, come mio nonno paterno, disperso totale nella guerra 14/19 e da suo figlio, mio padre, mai visto e conosciuto da mio nonno, e ferito nella seconda guerra mondiale tra i monti di Solofra