Attualità

Grande successo per “42 gradi, il festival delle idee che bruciano”

Nicola Di Chio
42 gradi
Si è conclusa la prima edizione di questa innovativa rassegna
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Per quantità, qualità e apprezzamenti, diciamo subito che questa prima edizione di “42 gradi (idee che bruciano)” è stata un assoluto successo. Potremmo aggiungere della preziosa esposizione mediatica che, in un tempo così delicato per il turismo, alla Città di Bisceglie ha certamente fatto bene. Ma il dato su cui vorremmo soffermarci è quello che in definitiva conferma un detto antico e per certi versi un po’ retorico: l’unione fa la forza.

Aggiornato nel più pertinente: l’unione fa la differenza. Se infatti Vecchie Segherie Mastrototaro e sistemaGaribaldi, nell’impianto del progetto, hanno confermato la loro complicità, significativa è stata la combinazione di forze che ha tenuto insieme PUGLIA 365, finanziamento regionale in favore dello sviluppo turistico, Comune di Bisceglie e l’investimento di imprese e realtà associative private come Italiana Assicurazioni, ConfCommercio, Sefa Srl, Supermercati Dok e Famila. Non un aggregato di sponsor, ma una rete di partner che evidentemente ha riconosciuto il valore che, ancor più in questo particolare momento, può assumere l’investimento culturale. L’esempio di Mastrototaro food, impegnato massicciamente sul fronte culturale con una libreria che si va di giorno in giorno guadagnando fama internazionale, sta facendo scuola (o squola come direbbero i garibaldini). E varrà la pena, in questa sede, ricordare le molte altre complicità che solo il sito ha saputo sino ad oggi riassumere, altrettanto decisive nella realizzazione dell’impresa: FAI, Biciliae, Universo Salute, Apulia Food Academy, Associazione Astrofili Physis, Assolocali/viviBisceglie, MACBoat, FAI Fondo Ambiente Italiano/Bat, Info Point Bisceglie, Piani Paralleli, ProLoco, Notte di poesia al Dolmen.

Certo, al successo, hanno contribuito le voci trainanti di Michela Murgia, Chiara Tagliaferri e Marco Travaglio, ma sorprendente è stato l’esito di ospiti come Roberto Mercadini, Erica Mou, Nunzia Antonino, quello dei laboratori di Giuliano Di Cesare e Antonio Amenduni. E che dire di quello di Marte, principale protagonista dell’osservatorio allestito nel Casale di Pacciano dal Circolo degli Astrofili, per moltissimi dei partecipanti, un’assoluta scoperta. Senza insistere sul valore di una squadra affiatata e competente, qui si vuole significare il senso di un’iniziativa che ha puntato tutto sulle idee: sulla proprietà che ci distingue dagli altri abitanti del pianeta e che tendiamo a trascurare, considerandola come un lusso che non possiamo permetterci di perdere, assecondando quel flusso migratorio che porta via da questa terra intelligenze e passioni preziose. Il momento è propizio: si inverta la corrente e che le idee tornino a guidare la nostra fragile barca, così tormentata dai marosi del tempo.

martedì 4 Agosto 2020

(modifica il 28 Luglio 2022, 11:36)

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