Attualità

​Club per l’Unesco di Bisceglie: terre insufficienti e avvelenate. Che fare?​

Francesco Sinigaglia
Giornata Mondiale della Terra
Cinquantesimo anniversario della Giornata Mondiale della Terra che ricade nell'Anno Internazionale delle Piante Sane 2020
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Quest’anno ricorre il cinquantesimo anniversario della Giornata Mondiale della Terra, voluta dalle Nazioni Unite e nata il 22 aprile 1970, un mese e due giorni dopo l’equinozio di primavera, per rilevare la necessità della conservazione delle risorse naturali della Terra. Il primo allarme, sottolinea il prof. Benito Leoci – Università del Salento (Lecce – Italy) – che ha redatto una relazione su invito del Club per l’UNESCO di Bisceglie, fu lanciato da Rachel Carson il 1962 con la pubblicazione di un libro intitolato “Primavera silenziosa”. Carson avvertiva che i campi agricoli erano sempre più avvelenati da pesticidi e di conseguenza anche i semi che a loro volta uccidevano gli uccelli: di qui la primavera silenziosa ovvero senza il canto degli uccelli.

Poi fu la volta delle denunce di Ralph Nader negli anni Settanta circa l’uso degli additivi alimentari riportate in Italia nel libro Il cibo che uccide del 1974. Le accuse di Nader si riferivano alla circostanza che gli alimenti erano sempre più interessati (e avvelenati) da additivi chimici. Da quegli anni tutto è andato peggiorando – continua il prof. Leoci – sotto la spinta della necessità di alimentare una massa crescente di popolazioni e disporre di alimenti in misura crescente, favorendo la loro durata con l’uso degli additivi chimici e ostacolando l’opera degli insetti e la diffusione delle erbacce con l’uso dei pesticidi.

Lo sfruttamento eccessivo dei terreni, la distruzione delle foreste, le variazioni climatiche e il crescente processo di desertificazione in diverse aree geografiche, presentano conseguenze negative, difficili da prevedere. Tuttavia, mentre le cause delle variazioni climatiche e dell’aumento delle temperature del pianeta sono difficili da individuare e da attribuire, per quanto attiene la distruzione delle foreste e l’uso massiccio di pesticidi non vi sono dubbi: l’unico colpevole è l’uomo.

I quantitativi di pesticidi utilizzati ogni anno per proteggere le coltivazioni agricole e i prodotti derivanti sono spaventosi. Alcune cifre: in tutto il mondo in questi ultimi tempi sono stati utilizzati circa 2,8 milioni di tonnellate l’anno di pesticidi. Questi sono formati da circa 500 tipi diversi di composti chimici (utilizzati in oltre 50 mila formulazioni) e difficili per il loro numero da valutare approfonditamente. L’aumento continuo delle popolazioni (da circa 1,5 miliardi del 1900 agli attuali oltre 7,5 miliardi di persone) necessita di aumenti continui di alimenti e quindi di pesticidi con aumento di malattie e avvelenamento dei terreni e delle acque sia dolci che marine. Ma come uscirne? Il Club per l’UNESCO di Bisceglie, presieduto da Pina Catino, relaziona sull’argomento con un post pubblicato sulla propria pagina Facebook e sul web FICLU.

Il Club, inoltre, recentemente è stato impegnato nella Giornata internazionale della Salute, ricorrenza del 7 aprile, per ricordare l’entrata in vigore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, OMS, agenzia speciale dell’ONU: una buona occasione per promuovere a livello globale la sensibilizzazione su argomenti cruciali di salute pubblica di interesse della comunità internazionale e lanciare programmi a lungo termine sugli argomenti al centro dell’attenzione.

L’articolo 25 della Dichiarazione universale dei Diritti umani, documento approvato il 10 dicembre 1948 dai 51 paesi aderenti all’ONU, in cui era stato dato un valore supremo della persona umana, recita: «Tutti hanno diritto a un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere della famiglia; maternità e infanzia hanno diritto a speciale cura e assistenza». A oggi, metà della popolazione mondiale non ha accesso a servizi sanitari essenziali. In molte nazioni lo stato non garantisce a tutti l’assistenza sanitaria che è a pagamento e in molti non hanno la possibilità di curarsi. L’esempio degli US, ove vige il sistema delle assicurazioni private non consente ai meno abbienti di accedere al servizio sanitario, risulta clamoroso.

Oggi l’OMS è impegnata nella lotta contro il Covid-19 che ha creato gravi situazioni di ordine sociale, economico, ambientale e politico. Stiamo vivendo una grave situazione che sta condizionando anche la libertà personale di ciascuno per evitare che il contagio dilaghi e faccia aumentare l’impressionante numero di vittime che questa grave malattia sta mietendo. Di concerto a questo, non si può non accennare all’inquinamento ambientale, provocato da emissioni di particolari prodotti di combustione, fumi provenienti da processi industriali e sollevamento di polveri sottili determinato dal traffico cittadino nelle ore di punta.

In osservanza al divieto di uscire da casa, se non per le motivazioni consentite dal D.L n.19 del 25.3.2020 e convinti dell’importanza del supporto culturale ed etico per la crescita personale e delle comunità, il Club per l’UNESCO di Bisceglie ha inteso celebrare questa Giornata con un secondo post pubblicato sulla pagina Facebook. Si tratta di riflessioni di Rosanna Lauro – psicologa, psicoterapeuta (Dal senso di vulnerabilità alla Resilienza: Riflessioni al tempo del Covid–19) e Graziano Leuci – chimico (La salute un diritto umano).

sabato 18 Aprile 2020

(modifica il 28 Luglio 2022, 15:23)

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