Maestri e Margherite, il prologo che inaugura da quattro anni le stagioni teatrali di sistemaGaribaldi, si propone di ampliare l’offerta del cartellone biscegliese tenendo insieme esperienze consolidate ed emergenti, accomunate dalla qualità delle sfide e degli esiti che vanno coltivando. Non è un festival né sembra volergli assomigliare, piuttosto è un “incubatore di pubblico” che prova a favorire un dialogo fra le generazioni e a rinnovare lo sguardo dello spettatore, invitato ad un’immersione fuori scala.
Da giovedì 21 a domenica 24 novembre, ecco allora in rapida successione quattro spettacoli, un concerto e la presentazione di un libro a sollecitare anche negli “stranieri” un viaggio a Bisceglie.
Interamente ospitata dalle Vecchie Segherie Mastrototaro, per l’occasione riallestite in forma di doppia sala teatrale, la sezione si apre con il vincitore di InBox 2019 e del prestigioso premio nazionale della critica, lo spettacolo scritto e diretto da Fabiana Iacozzilli: La Classe. Due repliche serali e un matinée (il 21 alle 20,00 e il 22 alle 21,00), per un’opera di grande forza emotiva in cui si fondono il ricordo autobiografico e la favola di formazione. In scena cinque marionette con cui altrettanti manovratori a vista “intrattengono” una relazione intima, tanto da farne trasparire le anime inquiete. Le insolite interpreti, mosse dallo spavento e dallo stupore, ci guidano in un sogno che colpisce al cuore.
Sulla stessa scia, sempre il 21, stavolta alle 21,30, in scena due maestri della scena italiana (saranno nuovamente ospiti della stagione, in gennaio con il loro Riccardo3): Enzo Vetrano e Stefano Randisi. Con una collaborazione quasi quarantennale, i due artisti siciliani hanno riconosciuto in Totò e Vicé, la capacità di riflettere quella complementarietà che caratterizza il loro sodalizio. Protagonisti due poetici clochard nati dalla fantasia del drammaturgo palermitano recentemente scomparso Franco Scaldati: due personaggi teneri, legati da un’amicizia reciproca assoluta, che vivono di frammenti di sogni in bilico tra la natura e il cielo, in un tempo imprendibile tra passato e futuro, con la necessità di essere in due, per esistere.
Monica Nappo è invece traduttrice e regista di Ogni bellissima cosa, in scena sabato 23, alle 21,00, grazie all’interpretazione di un bravissimo Carlo De Ruggieri. Duncan Macmillan, “iperpremiato” drammaturgo inglese, scrive qualcosa che è un po’ la sua vita e un po’ la vita di tanti, animando un gioco teatrale capace di evocare magicamente, in tutti gli spettatori, quella lista di bellissime cose accumulate nell’infanzia. Giornata densa quella di sabato, che prevede alle 18,00, grazie al progetto La parola che cura, generato e custodito dal Circolo dei Lettori e da Universo Salute, attuale gestore dell’Opera don Uva, la presentazione di un libro di Annacarla Valeriano, particolarmente importante per una città che ha ospitato uno dei più grandi ospedali psichiatrici d’Europa. Malacarne (Ed. Donzelli) racconta di quante, negli anni del fascismo, non riuscendo a fondersi nelle prerogative dello Stato e ad aderire alle regole di una società chiusa e conservatrice, finirono in manicomio.
Dittico domenicale per la giornata di chiusura: alle 20,00 in scena il bellissimo lavoro scritto e interpretato da Gaetano Colella, Icaro Caduto e alle 22,00 il concerto dei Radiodervish, coadiuvati dagli archi dell’Orchestra Sinfonica di Lecce, Classica. E se forse la musica di Nabil, Michele Lobaccaro e Alessandro Pipino non ha bisogno di presentazioni, del lavoro di Colella, diretto da Enrico Messina, varrà la pena sottolineare la forza di una scrittura di rara bellezza. Il racconto di un figlio che ha volontariamente volato verso il sole, nell’intento di far fallire il progetto di un padre troppo presente e di esprimere finalmente se stesso. Esattamente come fanno i figli quando intendono con decisione far comprendere che è il momento di lasciarli andare.
Maestri & Margherite è una sezione di Cose dell’altro mondo, la nuova stagione del sistemaGaribaldi diretto da Carlo Bruni, sostenuta dal Comune di Bisceglie e dal Teatro Pubblico Pugliese.
Botteghino attento a favorire il pubblico, con biglietti a partire da 5€, aperto al Garibaldi dal martedì al sabato, dalle 18,00 alle 20,00 e naturalmente nei giorni di spettacolo presso le Vecchie Segherie Mastrototaro, partner fondamentali dell’iniziativa insieme a Menhir Danza, Kuziba Teatro, Linea d’Onda, Un panda sulla luna e il Presidio del Libro/Circolo dei lettori (info. 371.1189956).
IL PROGRAMMA IN DETTAGLIO
giovedì 21 novembre Vecchie Segherie Mastrototaro
ore 20,00
CrAnPi
LA CLASSE (prima regionale)
drammaturgia e regia Fabiana Iacozzilli
con Michela Aiello, Andrei Balan, Antonia D’Amore, Fabiana Iacozzilli, Francesco Meloni, Marta Meneghetti
scene e marionette Fiammetta Mandich
suono Hubert Westkemper
premio InBox 2019
Un’opera di grande forza emotiva in cui si fondono il ricordo autobiografico e la favola di formazione. In scena cinque marionette dai grandi occhi lucenti, con cui altrettanti manovratori a vista “intrattengono” una relazione intima, tanto da farne trasparire le anime inquiete che, mosse dallo spavento e dallo stupore, ci guidano in un sogno che colpisce al cuore. Per quanto sia difficile in Italia convincere un pubblico adulto ad incontrare il teatro di figura, assistendo a questo spettacolo, siamo convinti, sarà impossibile restarne immuni.
ore 21,30 (prima regionale)
Diablogues
TOTÒ E VICÉ
di Franco Scaldati
regie ed interpretazione di Enzo Vetrano e Stefan o Randisi
disegno luci di Maurizio Viani
costumi di Mela Dell’Erba
tecnico luci e audio: Antonio Rinaldi
Un Teatro che ti toglie il fiato con un nulla, che non distingue tra vivi e morti, che ti sfugge di mano e intanto però ti insegna il mistero dell’amore, il teatro che mette in scena due poveri cristi in una penombra di lumini e modeste luminarie e di fatto ti fa sentire l’insopportabile luce della felicità, il teatro che ti riempie l’anima fino alla commozione più grata… l’abbiamo conosciuto come un miraggio in una notte in cui sono spuntati Enzo Vetrano e Stefano Randisi a dire e ridire con disorientata bellezza le battute umanissime di Totò e Vicé… Rodofo Di Giammarco – La Repubblica
venerdì 22 novembre Vecchie Segherie Mastrototaro
matinée ore 21,00
CraNpi CraNpi
LA CLASSE (replica) LA CLASSE (replica)
sabato 23 novembre Vecchie Segherie Mastrototaro
ore 18,30
I diritti in genere/La parola che cura – incontro letterario
MALACARNE
donne e manicomio nell’Italia fascista
un libro scritto e presentato da Annacarla Valeriano
Storie e volti di migliaia di donne che nei manicomi consumarono le loro esistenze. Donne vissute negli anni del regime fascista: figure segnate dal medesimo stigma di diversità che, con le sue ombre, ha percorso a lungo la società, infiltrandosi fin dentro i primi decenni del l’Italia repubblicana. All’istituzione psichiatrica fu consegnata, dall’ideologia e dalla pratica «clinica» del fascismo, la malacarne costituita da coloro che non riuscivano a fondersi nelle prerogative dello Stato e ad aderire alle regole di una società chiusa e conservatrice che, su queste presunte anomalie, applicò la terapia della reclusione.
ore 21,00
Nutrimenti Terrestri – Parma Teatro due – Piano B
OGNI BELLISSIMA COSA
Every brilliant thing di Duncan Macmillan
traduzione e regia Monica Nappo
Carlo De Ruggieri
Duncan Macmillan ci racconta qualcosa che è un po’ la sua vita e un po’ la vita di tanti, e così facendo costruisce un mondo sotto i nostri occhi dove il teatro è un gioco alla sua massima potenza capace di evocare magicamente quella lista di bellissime cose accumulate nell’infanzia, facendole riaffiorare al punto di ritrovarsele intorno, permanenti. L’iperpremiato drammaturgo inglese, grazie a una regia che offre all’interprete tutto lo spazio necessario al gioco, ci dimostra quanto il Teatro non abbia bisogno di niente per toccarci profondamente, affrontando temi drammatici attraverso un gioioso, unico, potente inno alla vita.
domenica 24 novembre Vecchie Segherie Mastrototaro
ore 20,00
Armamaxa Teatro
ICARO CADUTO
di e con Gaetano Colella
regia Enrico Messina
Icaro Caduto racconta il complesso, delicato e meraviglioso rapporto che lega un padre a un figlio, meglio ancora: un figlio a un padre. S’immagina che Icaro volontariamente abbia avvicinato il sole per compiere un doppio intento: far fallire il progetto del padre ed esprimere finalmente se stesso. Come fanno i figli quando intendono con decisione far comprendere che è il momento di lasciarli andare. Una scrittura di rara bellezza s’incarna nel suo autore/attore, manifestando una vitalità che, propria del Teatro, fa della narrazione un atto che si compie solo per quel pubblico che si disporrà ad accoglierla. Intimo e potente privilegio: oltre il volo, illumina la caduta.
ore 22,00
Corrispondenze 20
RADIODERVISH & OLES
CLASSICA
Nabil Salameh, voce
Michele Lobaccaro, Basso e chitarra
Alessandro Pipino, Piano e Fisarmonica
agli archi quattro dei maestri dell’Orchestra Sinfonica di Lecce
Frutto della sinergia tra due affermate realtà del panorama musicale mediterraneo, i Radiodervish e l’Orchestra Sinfonica di Lecce e del Salento OLES, questo concerto incrocia due mondi sonori e due linguaggi. In questa nuova produzione l’universo etnoworld e quello classico sinfonico si mescolano fino a creare una preziosa e originale proposta artistica sulle tracce di un programma costituito da una selezione di brani tratti dal repertorio dei Radiodervish e da alcune cover degli autori pugliesi Domenico Modugno e Matteo Salvatore. Del Maestro Valter Sivilotti i raffinati arrangiamenti.
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IL BOTTEGHINO – I biglietti saranno in vendita presso il botteghino del Teatro Garibaldi, dal martedì al sabato, dalle 18:00 alle 20:00 e la sera di spettacolo presso le Vecchie Segherie Mastrototaro. |
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Posto unico |
12,00€ |
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Ridotto |
10,00€ |
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Radiodervish |
15,00€ |
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Abbonamento 5 |
50,00€ |
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Mille |
5,00€ |
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