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​Filippo Ceccarelli​ alle Vecchie Segherie Mastrototaro

Marzia Papagna
​Filippo Ceccarelli​ alle Vecchie Segherie Mastrototaro
Questa sera dialogherà con Goffredo De Marchis e Francesco Boccia
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“Invano. Il potere in Italia da De Gasperi a questi qua”. Un titolo e un sottotitolo che, anche nella copertina, danno l’idea dello svolgimento di una tesi che con estrema lucidità e sapienza dei fatti racconta la storia e le evoluzioni più recenti del nostro Paese. Settanta anni di politica, di costume, di vizi e virtù pubbliche e private. Anni di scissioni, di dichiarazioni, di retroscena e di strategie. Di parole e di tribù. Il grande osservatore della scena pubblica Filippo Ceccarelli, giornalista di lungo corso e penna eccellente di Repubblica, pagina dopo pagina cuce gli episodi e gli aneddoti per farne un denso romanzo italiano. Al centro c’è sempre il potere: di chi lo ha avuto e di chi lo ha perso, di chi lo ha inseguito e di chi ne è stato divorato. Sostenuto dalle carte e dai ritagli contenuti nel suo impressionante archivio sui politici italiani, Ceccarelli ci regala un libro che è un ritratto di una Nazione attraverso i suoi rappresentanti, lo specchio di un’identità.

Il grande giornalista sarà ospite del bookstore Mondadori nelle Vecchie Segherie Mastrototaro mercoledì 13 febbraio alle ore 19:00, accompagnato dal collega Goffredo De Marchis e dall’Onorevole Francesco Boccia, per presentare “Invano”, un libro che davvero contiene tutto. E poterlo incontrare a Bisceglie è davvero una occasione unica.

Come sottolinea lo stesso autore: «I gesti, gli usi, le pratiche, i segreti, i gusti, i piaceri, i tic, le idiosincrasie, le civetterie, i soprannomi, le barzellette, i personaggi minori, le figure di contorno e di servizio, i famigliari, gli amici, le amanti, i vincoli di appartenenza, i rapporti col denaro, le relazioni pericolose, il gossip, la pazzia. Ma anche la cura dei corpi, i rapporti con il sesso e con il cibo, i malanni, il guardaroba, i costumi e gli ingegni di scena, gli accessori, il merchandising, gli oggetti di uso e quelli sottratti all’uso e in tal modo resi sacri; e poi ancora i monumenti, le sedi e le scuole di partito, gli addobbi congressuali, le case private, il mobilio, le ville, le piscine, i salotti, i cessi, gli arredi, gli alberghi, i bar, i ristoranti, i mezzi di trasporto, i viaggi, le vacanze, gli omaggi, le cerimonie, le feste, i funerali».

mercoledì 13 Febbraio 2019

(modifica il 29 Luglio 2022, 7:00)

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