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​Lezione d’arte di Vittorio Sgarbi a Bisceglie

Pinuccio Rana
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19.01.2019 BISCEGLIE Intervista a Vittorio Sgarbi
Prestigioso ospite del Bookstore Mondadori nelle Vecchie Segherie Mastrototaro
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Il poliedrico critico d’arte Vittorio Sgarbi è stato il prestigioso ospite del bookstore Mondadori nelle Vecchie Segherie Mastrototaro sabato 19 gennaio.

L’evento è stato patrocinato dal Comune di Bisceglie. Ad accoglierlo con un grande applauso un numeroso pubblico, quasi 500 persone, la banda di Bisceglie diretta dal M° Benedetto Grillo, il patron delle Vecchie Segherie Mauro Mastrototaro, la coordinatrice dell’evento Valeria Todisco, il sindaco Angelantonio Angarano, l’on. Francesco Boccia.

Vittorio Sgarbi durante la presentazione del suo ultimo libro Dal Futurismo al Neorealismo edito da La nave di Teseo, sesto volume della serie «Il Tesoro d’Italia», ha dialogato con Valentina Aprea, Presidente della Commissione Cultura scienza e istruzione della Camera dei Deputati nella XVI legislatura per un confronto culturale che ha appassionato tutti i presenti.

”Dal Trecento all’Ottocento, fino a Tiepolo e Canova, l’Italia è stata il luogo privilegiato della manifestazione dello Spirito del mondo, che poi, improvvisamente, si trasferisce in Francia con gli impressionisti. Negli anni cinquanta del dopoguerra, lo Spirito del mondo si sposta in America, con Jackson Pollock, i grandi pittori dell’Informale e, nel 1958, con la Pop Art. E l’Italia? Piero della Francesca ‘accade’ nel 1450 ma ritorna ad accadere nella consapevolezza dei pittori francesi come Seurat; e, ancora, Piero ‘riaccade’ con il Cubismo e con Morandi. Senza Piero della Francesca sarebbe impensabile Balthus. Quindi l’accadere in un luogo dello Spirito del mondo è un accadere ‘per sempre’, vuol dire ‘eternarsi”.

Questa l’appassionante introduzione di Vittorio Sgarbi sul suo ultimo lavoro.

Comincia da qui ”Il Novecento” di Vittorio Sgarbi, un grande dei nostri tempi che lo spirito del mondo sa interpretarlo, viverlo e incarnarlo. Con il primo tomo edito dalla Nave di Teseo, il critico d’arte si tuffa nell’arte e tra i maestri del secolo scorso tracciando una nuova tappa della sua personale storia e geografia artistica in Italia. Dopo gli anni d’oro del Rinascimento e del Barocco, ora si va ”Dal Futurismo al neorealismo”.

“Più che un diario – spiega l’autore – il libro è una caccia al tesoro”. Sgarbi nomina tutti i maestri del secolo scorso da Luigi Bonazza a Renato Guttuso. In mezzo, i nomi e le opere di Amedeo Modigliani, Umberto Boccioni, Giorgio de Chirico, Felice Casorati, Gerardo Dottori, Adolfo Wildt, Filippo de Pisis uniti ad una sua personale storia e geografia artistica dell’Italia. Durante la presentazione del libro nessuna provocazione o battutaccia e se a qualcuna non ha rinunciato durante le interviste rilasciate sono state provocazioni eleganti e colte, soprattutto a riguardo dell’evento di Matera capitale della cultura europea. Sgarbi ha dato molta evidenza anche alla prima pagina del suo libro, la foto della copertina: un olio su tela “madre e figlio” di Giulio Aristide Sartorio, l’autore del fregio dell’aula del Parlamento, nel palazzo di Montecitorio. Dimenticato, addirittura cancellato, da Giulio Carlo Argan. Eppure quel fregio, grandioso, è esattamente contemporaneo alla fondazione del movimento futurista. E Sartorio va considerato allo stesso livello di un Balla o di un Boccioni.

È già molto atteso il suo “Novecento” parte seconda che uscirà in aprile.

Il patron delle Vecchie Segherie, Mauro Mastrototaro, ha voluto sottolineare lo straordinario successo di questo appuntamento: «I nostri occhi sono ancora pieni dell’incontenibile entusiasmo e della calorosissima partecipazione a un evento che la nostra città ricorderà a lungo con piacere e orgoglio. Pieni i nostri occhi, pienissime le nostre storiche sale gremite fino all’inverosimile: 500 persone hanno assistito con assorta partecipazione a una grande lezione di cultura. Vittorio Sgarbi ha regalato a Bisceglie un giorno davvero indimenticabile. Le Vecchie Segherie Mastrototaro hanno dimostrato ancora una volta l’attenzione appassionata al fermento culturale del nostro territorio. Ringraziamo lo Storico Premiato Gran Concerto Bandistico Città di Bisceglie che ha eseguito l’inno nazionale, il sindaco Angelantonio Angarano in rappresentanza delle istituzioni cittadine che con la loro presenza danno un segno tangibile della loro vicinanza alle nostre iniziative, Valentina Aprea per aver accompagnato con tanta bravura il professor Sgarbi. Ma in particolar modo ringraziamo tutti per aver condiviso un’emozione unica! Grazie».

lunedì 21 Gennaio 2019

(modifica il 29 Luglio 2022, 7:35)

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