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Redi Hasa apre la prima edizione del Festival d’Autunno in programma a Bisceglie

La Redazione
Redi Hasa
A partire da mercoledì 24 novembre 27 appuntamenti tra musica, teatro e dialoghi
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Mercoledì 24 novembre Redi Hasa apre la prima edizione di Mediterraneo, festival d’autunno organizzato per sistemaGaribaldi dall’associazione Linea d’onda con la direzione artistica di Carlo Bruni, progetto riconosciuto dal Ministero della Cultura, sostenuto da Regione Puglia e Comune di Bisceglie e realizzato in collaborazione con Vecchie Segherie Mastrototaro, che propone 27 appuntamenti tra musica, teatro, dialoghi per un mappa possibile, attraverso quattro rotte, di quel piccolo grande mare racchiuso tra tante storie. 

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Il violoncellista albanese, in concerto mercoledì 24 novembre ore 20.00 Chiesa di San Silvestro (ingresso gratuito informazioni 371 1189956 e sistemagaribaldi@gmail.com) presenta il disco The Stolen Cello, che riassume tutta la biografia del musicista volato via dal paese delle aquile. Da allora sono passati molti anni, eppure, quando Redi si trova a tu per tu con il suo violoncello, rifioriscono le storie che lo strumento continua a custodire come gioielli di famiglia: ricordi struggenti, ferite che non rimarginano, visioni e immagini di un regno emotivo che la musica mantiene vivo. Il concerto di Redi Hasa è il primo appuntamento della rotta Le voci di dentro che approfondisce il rapporto fra arte e spiritualità con quattro appuntamenti in altrettante chiese cittadine e dopo il violoncellista propone il 26 novembre nella chiesa di Santa Margherita  i Fiori del deserto della compagnia Kuziba Teatro. I valloni del Gargano sono luoghi di straordinaria bellezza che a partire dal medioevo sono stati popolati da eremiti e monaci in maniera così intensa da far guadagnare al monte la nomea di deserto monastico garganico. 

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Questo lavoro parte dalla confessione dell’ultimo monaco pulsanese disposto a tutto pur di non cambiare tonaca, incrocia la storia di una donna che per quarant’anni si finge uomo pur di abbracciare la vita eremitica e approda al racconto di un povero diavolo che tenta, fallendo, Giovanni da Matera e Guglielmo da Vercelli, entrambi santi e fondatori di due differenti ordini monastici. Il 1 dicembre nella chiesa di Santa Caterina il concerto Sacred Mount dei Calixtinus, un percorso di musiche e parole animato dalla sonorità di strumenti classici come il violoncello, la chitarra e il pianoforte al quale fanno da contrappunto emozionale strumenti medievali come la viella, il duduk, l’oud e le percussioni orientali. Racconti di viaggio si dipanano con eleganza, ritmo meditativo, sviluppando un dialogo tra l’antico e il contemporaneo, l’oriente e l’occidente. Il 7 dicembre presso la chiesa di San Pietro, in scena Odissea Mediterranea dei Bandadriatica. La vigilia dell’Immacolata qui si celebra intorno a dei grandi falò e così, questo concerto si trasforma in una festa affidata alla travolgente musica trasportata dai venti vorticosi che illuminano le coste del mare orientale, sulle onde agitate della musica di tutte le coste mediterranee come una complessa “babilonia”, dove i linguaggi iniziano ad armonizzarsi sulle melodie popolari nel fervore meticcio delle città portuali.

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Soluzioni armoniche è la rotta che incrocia le molte lingue del Mediterraneo e propone il 28 novembre alle Vecchie Segherie Matrototaro  il concerto di  Justin Adams e Mauro Durante, duo di straordinaria intensità che ha appena pubblicato il disco Still Moving nel quale s’intrecciano blues e taranta, sonorità arabe e africane, estasi mediterranea e canzone d’autore, punk e ritmi della tradizione salentina, minimalismo e musiche devozionali: materie tenute insieme dal suono della chitarra elettrica, del violino e dei tamburi a cornice. Il 3 dicembre alle Vecchie Segherie Mastrototaro il concerto Madiba della siculo/africana Sade Mangiaracina, progetto dedicato ad un simbolo della lotta per i diritti umani: Nelson Mandela. Un racconto in musica del grande attivista che ne evoca il coraggio, la determinazione, la lucidità, raccontandone gli amori, la prigionia e la forza del perdono. Il 5 dicembre alle Vecchie Segherie Mastrototaro il concerto di Vince Abbracciante, in prima assoluta propone la sua nuova impresa discografica che associa ancora una volta al suono della fisarmonica quello degli archi e di una ricca sezione ritmica con batteria, contrabbasso e pianoforte.  8 dicembre in scena i franco/marocchini Bab l’bluz, pubblicati dalla Real World di Peter Gabriel, vivono tra Lione e Marrakech e la loro musica mescola tradizione, musica chaabi e hassani, funky, rock e blues, stili provenienti da diversi mondi che si incontrano per diffondere, attraverso il canto, un messaggio di pace, di uguaglianza e di amore. 

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Il 9 dicembre il concerto della band composta da Peppe ServilloJavier GirottoFabrizio BossoRita MarcotulliFurio Di Castri e Mattia Barbieri con un progetto su Domenico Modugno, uno straordinario ensemble per uno spettacolo in cui la poesia, il gioco, il paradosso dell’interpretazione jazz sono il risultato di un omaggio al grande cantattore.  Il 10 dicembre al Teatro Politeama in scena Antonio Castrignanò con Enzo Avitabile. Il musicista, compositore e autore salentino che ha suonato e collaborato con molti artisti della scena musicale italiana e internazionale, esibendosi su palchi e festival di grande prestigio, nazionale ed internazionale, diventando negli anni artista di riferimento e volto noto della riscoperta tradizione musicale del Salento ospita il grande Enzo Avitabile per un concerto che sarà difficile seguire seduti in platea. Infine l’11 dicembre, sulle mura del Castello Svevo Angioino di Bisceglie, in scena l’evento speciale del festival Miraggio, realizzato per il festival da Eleina DLucidiscena e Kuziba, l’obiettivo è quello di trasformare la fortezza in una visione. Il linguaggio multidisciplinare associa danza, suoni, luci e immagini, includendo segni e contraddizioni del mare di mezzo, senza rinunciare allo stupore che ogni miraggio suscita.

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La rotta I diritti in genere è una riflessione femminile su temi e problemi di quest’area del mondo realizzata in collaborazione anche con il Circolo dei Lettori e propone il 25 novembre in via Marconi Ingresso storico Teatro Garibaldi una “manifestazione” contro la violenza sulle donne coronata dal concerto che le Faraualla dedicano all’affascinante territorio della medicina popolare pugliese. Le formule di guarigione univano gli aspetti pagani della cultura popolare ad una fervida religiosità, la pratica magica o taumaturgica ad una vera competenza erboristica in una unione che non risultava mai essere forzata. Queste formule rivivono nel canto disegnando un ideale percorso verso la guarigione fisica e spirituale. Il 3 dicembre alle Vecchie Segherie Mastrototaro Antonella de Biasi conversa con Mauro De Cillis sulla questione siriana, raccontando una figura simbolo del dramma che affligge quel popolo. Zehra ha sempre dipinto, fin da bambina. Non ha più smesso dal giorno in cui un funzionario ha urlato contro sua nonna perché si era rivolta a lui in curdo, una lingua proibita. Zehra non può fare a meno di ritrarre quella condizione, ma quando il suo dipinto diventa virale sui social come "La Guernica curda", viene arrestata e condannata per propaganda terroristica. Privata dei suoi colori non rinuncia, si serve di scarti di cibo, dei suoi stessi capelli e dipinge, continuando così a far sentire la propria voce, una voce che ormai si distingue fra le più autorevoli nel mondo dell’arte contemporanea.

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Il 10 dicembre alle Vecchie segherie Mastrototaro arriva Michela Marzano, il pretesto è dato dal suo ultimo libro, Stirpe e vergogna, dove intreccia il passato famigliare alle pagine più controverse della storia del nostro Paese. Perché “mediterraneo” è anche l’approccio interiore che disegna il percorso di una donna, includendo dubbi e riflessioni, il rapporto complicato con la maternità, il legame tra sangue, eredità, memoria e quel passato fascista con cui l’Italia non ha mai fatto davvero i conti. Sabato 11 dicembre alle Vecchie Segherie Mastrototaro appuntamento con Carlotta Sami, portavoce per il Sud Europa dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati – UNHCR, a lungo impegnata nei territori Palestinesi, ha diretto programmi di Save the Children ed è stata direttrice generale di Amnesty International in Italia. Nel libro “Rifugiati” demolisce falsi miti e luoghi comuni, utilizzando dati, leggi, proponendo soluzioni, raccontando storie vere, come quella di Yahya, fuggito dal Gambia, che, come tanti, ha attraversato l'inferno del traffico di esseri umani e oggi lavora in un ristorante in Sicilia, o quella di Tala, bimba in fuga col padre dalla Siria in guerra.

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E ancora la sezione Teatri di Confini con il 27 novembre lo spettacolo Non abbiate paura di Luigi d’Elia dialoga con l’approfondimento curato dall’ex sindaco di Brindisi Pino Marchionna e l’attivista albanese Geri Ballo, per raccontare un emblematico incontro.  Marzo 1991. Nell’arco di tre giorni ventimila cittadini albanesi in fuga dal loro paese, affamati, in cerca di libertà e di una vita nuova sbarcano a Brindisi. Ad accoglierli una città povera, di ottantamila abitanti, schiacciata dalla disoccupazione e dall’illegalità e uno Stato assente e cinico. Racconto di un miracolo laico: di un incontro inimmaginabile. Una storia pugliese senza nessuna redenzione dall’alto. Senza l’intervento salvifico del potere centrale né di alcuna bandiera. Storia di un naufragio umano che poteva essere la scintilla di un’apocalisse. E non lo è stato. Una delle pagine di dignità e umanità che vale la pena ricordare, in questo mondo disinfettato e cattivo che siamo riusciti a tirarci addosso. Il 4 dicembre alle Vecchie Segherie Mastrototaro Maurizio Fiorino e l’antropologo Vito Teti riflettono su Il senso dei luoghi. Un giovane scopre la scrittura allontanandosi dalla propria terra e da quella prospettiva trova le parole della sua narrazione. Qui incontra un maestro, un antropologo che, per quanto figlio di migrazioni, è nel restare che ha trovato il senso del proprio racconto. Il confronto indaga una medesima questione da due prospettive diverse, tese entrambe a custodire il vigore di una radice senza farsi imprigionare.

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L’obiettivo non è quello di definire la scelta giusta, quanto piuttosto di confrontare due diversi percorsi educativi nell’accezione propria del termine: due vie per portare fuori il proprio disagio, cercando un modo praticabile per farne vita. Il teatro dei Borgia presenta un dittico sui miti con il 4 dicembre alle Vecchie Segherie Mastrototaro Eracle l’invisibile, liberamente ispirato al mito greco di Eracle, il forte per eccellenza, lo spettacolo narra di un uomo come tanti, buon padre di famiglia, marito felice, la cui vita inciampa in un evento imprevisto e si sgretola. Racconta, attraverso una vicenda piccola e intima, il confuso sentimento di paura e rabbia che pervade la nostra società e che in tanti casi deflagra in violenza. Il 12 dicembre è la volta del premiatissimo Medea per strada, un’esperienza da vivere e l’opportunità d’incrociare la storia di una donna semplice, bella, disarmata che, partita dal proprio paese con un sogno, ripercorre l’incubo che si è trovata a vivere. Del grande tema delle migrazioni, qui si mette a fuoco il fenomeno che riguarda quelle “sconosciute”, eppure così familiari, quasi elementi di un arredo urbano cui siamo assuefatti, che “lavorano” sulle nostre strade. Donne partite alla ricerca di una vita migliore che si sono ritrovate schiave nel racket della prostituzione. Infine il 12 dicembre al Castello Svevo Angioino in scena Rotte, La facciata del Castello Svevo Angioino di Bisceglie diventa un fondo animato che accoglie viaggi reali e fantastici attraverso il Mediterraneo, percorrendo quelle rotte che nei secoli ne hanno fatto occasione di scambi, incontri, ma anche conflitti. Con la potente tecnologia di Lucidiscena, fornitore dei più importanti enti lirici italiani e il contributo immaginativo di Bruno Soriato, le mura si trasformano in un’enorme mappa attraversata da storie, miti invenzioni che hanno alimentato e continuano ad alimentare la nostra civiltà.

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Il programma completo è disponibile sul sito web sistemagaribaldi.it. Per informazioni e botteghino 371 1189956 e sistemagaribaldi@gmail.com

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Mediterraneo  è un progetto concepito e diretto da Carlo Bruni per nome e per conto dell’associazione di bonifica culturale Linea d’Onda nel quadro delle attività di sistemaGaribaldi, è un progetto riconosciuto e sostenuto da Ministero della Cultura Direzione Generale Spettacolo Progetti speciali 2021_art.44 del DM 27 luglio 2017  modificato dall’articolo 4 del DM 31 dicembre 2020, Regione Puglia Assessorato all’industria turistica e culturale  Fondo Speciale Cultura ex art. 15 della L.R. n.40/2016 e s.m.i./ANNO 2021 e Comune di Bisceglie.

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martedì 23 Novembre 2021

(modifica il 27 Luglio 2022, 19:47)

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