La battaglia legale sul Piano Integrato di Riqualificazione delle Periferie (Pirp) della zona Seminario segna un punto a favore di chi ha voluto contrastare il provvedimento deliberato dall’Amministrazione Spina.
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Il Consiglio di Stato ha infatti accolto il ricorso proposto dall’ing. Vittorio Parisi, dopo che questi si era visto respingere l’istanza dal Tar esattamente un anno fa, nella quale contestava la scelta dei partner privati con cui realizzare il Piano. Il partner privato scelto dal Comune è la Costruzioni San Francesco di Vitantonio Palmieri e come soggetti cui affidare l’edilizia residenziale pubblica le cooperative edilizie S. Filippo Neri (con responsabile il costruttore Carlo Di Liddo parente del consigliere del Pdl Leonardo Di Liddo) e Prima Casa di Tommaso Porcelli.
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L’idea progettuale presentata dall’ing. Parisi (quale proprietario di un immobile rientrante nel perimetro del Pirp) e dall’impresa Valente Costruzioni, anche se con proposte distinte, non fu esaminata dalla commissione aggiudicatrice.
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Con il precedente ricorso al Tar, Parisi non puntava solo a mettere in discussione la scelta dei privati per il Pirp, ma eccepiva anche l’incompatibilità di alcuni consiglieri e assessori nella fase di approvazione del Piano, visto che questi risultavano proprietari o parenti di proprietari dei terreni interessati. Ma il Tar, all’epoca si pronunciò affermando che «non sono riscontrabili casi d’incompatibilità che possano rilevare ai fini dell’annullamento del piano urbanistico».
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Riferendosi ad ogni singola circostanza, il Tar spiegò che «per quanto riguarda i consiglieri Antonio Rossi, Leonardo Di Liddo, parenti degli amministratori della società AR.CO e della cooperativa edilizia San Filippo Neri, nonché dall’assessore Antonia Spina (comproprietaria, insieme con la società San Francesco, di un suolo, inserito nel programma), non sussiste una diretta correlazione tra la delibera consiliare e la scelta dei partners privati (in concreto appunto la società AR.CO, la cooperativa edilizia San Filippo Neri e la società San Francesco), visto che questa discende dall’esito della procedura selettiva indetta con avviso pubblico, i cui atti sono stati approvati con delibera di Giunta 8 maggio 2007 n. 140 (assente l’assessore Spina)». In sostanza il Tar disse che la sola procedura di selezione pubblica adottata sarebbe stata la garanzia della mancanza di favori verso i consiglieri comunali e gli amministratori coinvolti.
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Invece per quanto riguarda il consigliere Vincenzo Valente, il Tar ricorda che non aveva votato la deliberazione 12 maggio 2007 n. 51, con cui è stato adottato il piano, ma solo la n. 50 (di modifica al piano triennale delle opere pubbliche). Anche in questo caso l’opposizione dell’ing. Parisi fu respinta perché «non sussiste ragionevolmente uno specifico interesse dei proprietari (salvo rari e straordinari casi la cui ricorrenza è da verificare in concreto) ad essere espropriati nell’ambito della perimetrazione del piano di riqualificazione della periferia; in definitiva, il ricorrente -contraddittoriamente- in riferimento a questi soggetti qualifica come vantaggio il medesimo fatto (ossia la futura espropriazione) che costituisce per se medesimo la lamentata lesione all’interesse legittimo, per la rimozione della quale egli ha promosso l’azione giurisdizionale». Ma il Tar non aveva evidentemente considerato che il ricorso di Parisi non riguardava la circostanza degli espropri ma l’esclusione del proprio progetto nel Pirp, mentre la “lesione all’interesse legittimo” era riferito alla possibilità di realizzare attraverso un progetto edilizio, un legittimo profitto nella condizione di proprietario di un terreno ricadente nell’area del Piano.
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Ora si attendono le motivazioni della sentenza del Consiglio di Stato da cui si dedurrà per quali atti impugnati ci sarà l’annullamento.
Che MAZZATA!
L’ennesima figuraccia del nostro Sindaco e della sua Amministrazione di Consiglieri costruttori! VERGOGNA!
finalmente una buone e giusta notizia…
I protagonisti di questa vicenda dovrebbero ritirarsi. Altro che elezioni provinciali!
Azz…
“IL PIRP PRIMA DI TUTTO”…… Che mazzata sig Sindaco!!!
Credo che il nostro sindaco, da persona onesta intellettualmente, dovrebbe rivedere le proprie posizioni, rendendosi conto dell’errore madornale fatto nella scelta dei candidati alle provinciali!
Con l’amministrazione Napoletano queste cose non succedevano!
Caro Francesco (il Sindaco), hai visto cosa succede a dover accontentare tanti LUPI? Ho paura che il primo di loro a cui non potrai concedere un tozzo di pane guiderà poi tutto il branco per “sbranarti” politicamente. Lo diceva sempre mio nonno: Ce’ mala razz l’ costrutto’r.
MA MA FINALMENTE UN PO DI LEGALITA’