Calcio

Il futuro del Bisceglie calcio a rischio; possibile forfait nel match di Coppa Italia.

Redazione
Vito Ippedico
Ancora in bilico il futuro del club nerazzurro in piena crisi societaria. Alcune cordate pronte a rilevare il club, tra cui quella di Vito Ippedico, al momento l'unico ad aver manifestato pubblicamente il proprio interesse.
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Continua la crisi del Bisceglie calcio a pochi giorni dal debutto ufficiale nella Coppa Italia di serie C.
Domencia 19 Agosto infatti, i nerazzurri sono attesi, come da calendario, dall’impegno interno contro il Matera. Lo svolgersi della gara però appare tutt’altro che possibile visti gli scenari attuali.

Dopo la volontà di disimpegno del patron Canonico e il fuggi fuggi da parte di tecnico e calciatori, la situazione in casa Bisceglie appare alquanto complicata.
I restanti componenti della squadra, orfana dei partenti Petta, D’Ursi, Giron, Vrdoljak e del tecnico Ginestra, con Jovanovic ormai al passo d’addio (su di lui Monopoli e Pro Piacenza, con quest’ultima favorita), sono ancora fermi e non hanno ripreso ad allenarsi, in attesa di capire se ci possano essere spiragli per poter proseguire la stagione.
Attualmente però la crisi societaria vive una fase di stallo.

Ricapitolando, ad oggi, l’unica cordata ad uscire pubblicamente allo scoperto per l’acquisizione del club è stata quella facente capo all’imprenditore ruvese Vito Ippedico, il quale ha concretamente presentato un’offerta all’attuale proprietà.
Lo stesso Ippedico, affiancato nell’operazione dall’ex collaboratore dell’area tecnica del Lecce Umberto Quistelli e dall’ l’Avv. Vincenzo Todaro, avrebbe incontrato Sabato scorso una delegazione degli ex dirigenti biscegliesi per valutare eventuali collaborazioni nell’ottica di salvare il sodalizio biscegliese.
Tra le varie possibilità sul tavolo, anche quella di rilevare la società al 50%, affidando proprio ad un biscegliese la presidenza, proposta avallata dallo stesso Ippedico ma che ancora non ha registrato una risposta definitiva da parte dei possibili soci biscegliesi. Lo stesso Ippedico comunque, non ha escluso di poter suddividere le quote in maniera differente, anche in base alle disponibilità dei possibili investitori, sempre a patto che la situazione possa avere un’accellerata nella definizione.

L’altra cordata interessata a rilevare il centenario sodalizio stellato sembrerebbe quella facente capo al tandem Salvatore D’Alesio-Francesco Rossiello. Il primo, notaio barese, per anni presidente del Terlizzi calcio in Eccellenza pugliese, il secondo (omonimo dell’attuale presidente del Bitonto calcio) broker assicurativo di Bitonto a capo della Assitrade Srl, già nel gruppo di imprenditori che poche settimane fa avevano creato la SS Bari 1908 presentandosi alla gara per acquisizione del club biancorosso.
Il “sembrerebbe” è dobbligo essendo al momento il loro interesse non stato reso pubblico ma coperto dal totale riserbo.

Ai due contentendi si aggiungerebbe l’interesse di un gruppo di alcuni imprenditori emiliani, esattamente della provincia di Ravenna, tra le cui fila ci sarebbe anche l’ex dirigente tecnico dell’Argentina Alma di Taggia, Nicola Caserta, e l’imprenditore di origini campane che lavora nel campo della telefonia Antonio Esposito, accostato a una decina di trattative intavolate in questi anni per prendere squadre di calcio.

La loro posizione sembrerebbe però non molto chiara, essendo gli stessi ancora indecisi se concorrere da soli o affiancare il gruppo capeggiato da Francesco Rossiello.

Dicevamo in precedenza della posizione degli ex dirigenti biscegliesi che sostenevano Nicola Canonico fino a poco più di un mese fa.
Attualmente gli stessi, seppur abbiano manifestato la loro volontà di ritirarsi da ogni trattativa, sarebbero alla finestra per capire come e chi dover sostenere in questa corsa al vertice del sodalizio.
Se Ippedico ha finora giocato a carte scoperte, dando massima disponibilità agli stessi di rientrare in gioco come e nella misura ritenuta più opportuna anche in base alle proprie disponibilità, ancora ignote e avvolte dall’incertezza e mistero appaiono le volontà delle altre presunte cordate.

Il tempo scorre inesorabile e finora, a cinque giorni dalla gara di Coppa Italia, quella di non veder scendere in campo il Bisceglie per questa prima gara stagionale appare come detto più che un’ ipotesi.
Il rallentarsi delle operazioni e la conseguente rinuncia, oltre a ledere all’immagine del club, porterebbe ad una prima sanzione amministrativa.
Le rinunce, è bene ricordarlo, possono arrivare ad un massimo di quattro, dopo le quali scatterebbe automaticamente l’esclusione dal campionato e la conseguente radiazione.

martedì 14 Agosto 2018

(modifica il 29 Luglio 2022, 13:08)

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