Meno due. Il Bisceglie è pronto a scendere in campo con il settore giovanile. Dopo l´ottimo avvio di stagione dei “grandi” in serie C, anche le squadre minori si augurano di fare altrettanto. Ma non sarà facile considerando da dove si è partiti. Domenica 9 tocca ad Under 17 guidata da Francesco Coppola che nei giorni scorsi ha ben figurato alla “Scirea Cup” e Under 15 (affidata a Marco Piliego) debuttare con la Juve Stabia. Due settimane dopo, il 23, sarà il turno di mister Vincenzo Moncelli e dei suoi ragazzi, impegnati nel campionato giovanile più importante della categoria, la Berretti (girone a 11 con le altre pugliesi, campane e l´abruzzese Teramo).
Per tracciare un primo bilancio dell´attività, a due mesi dall´inizio, abbiamo sentito il responsabile del settore giovanile, Gianfranco Mancini. Il tecnico polignanese, alla sua prima stagione a Bisceglie, è stato chiamato dal presidente Nicola Canonico e dal suo staff (il ds Emanuele Belviso e il ds Vincenzo Milillo), per costruire qualcosa che prima non c´era, coadiuvato dal responsabile dell´area tecnica Piergiuseppe Sapio.
Mister, un lavoraccio.
“In effetti sì, siamo partiti da zero. In poche settimane abbiamo visionato circa duecento ragazzi. Alla fine ne abbiamo selezionati un´ottantina per formare tre squadre che disputeranno campionati nazionali. Considerando i tempi stretti in cui abbiamo operato, riteniamo di aver messo su compagini di medio livello. Ringrazio i tecnici e tutti i collaboratori che mi affiancano in questa fatica”.
E poi dovete affrontare anche difficoltà logistiche. La mancanza di strutture alternative al “Ventura”, il Comunale di Bisceglie, si fa sentire.
“Questo è senz´altro un handicap. Se la costruzione tecnica dell´organico è stata complicata, la situazione logistica lo è ancor di più. Dopo un periodo di assestamento e ambientamento ora va meglio. La Berretti si allena a Polignano e giocherà le gare interne al Comunale di Castellana, in attesa di tornare a Bisceglie in un altro impianto comunale. Allievi e Giovanissimi sono a Maruggio, nel Tarantino”.
E non finisce qua.
“Subito dopo la partenza dei campionati nazionali, ci dedicheremo alla scuola calcio. Abbiamo allacciato rapporti e trovato un´intesa con una storica società biscegliese di settore giovanile. Ma avremo anche un vivaio al femminile grazie alla collaborazione con l´Apulia Trani, club da tanti anni presente sul territorio. Riteniamo così di chiudere il cerchio per svolgere un´attività a 360 gradi che racchiuda tutte le categorie, dai più grandi ai piccolini”.
E poi c´è il sogno nel cassetto del presidente Canonico, che sarebbe la ciliegina sulla torta.
“In realtà sono due. Uno non posso dirlo, l´altro è la realizzazione di un centro sportivo dove convogliare tutta l´attività”.
Prima di arrivare a Bisceglie, sei stato un anno ad Ancona, con lo stesso ruolo e nei tre precedenti responsabile dell´area Centro-Sud dell´Udinese Academy. Quanto ti è servita quest´esperienza?
“Tantissimo. Ho avuto modo di crescere professionalmente in una società, l´Udinese, che investe tanto nei giovani. E ho avuto modo di intessere rapporti e conoscere persone, il che mi è tornato molto utile”.
Qual è il rapporto con mister Zavettieri, l´allenatore della prima squadra.
“Ottimo, siamo entrati subito in sintonia. Del resto lui viene dalla gavetta, sa cosa significa lavorare con i giovani e a loro è particolarmente attento. Organizzeremo spesso amichevoli fra con la Berretti e avremo un confronto continuo. La linea della società è crescere i giovani in casa e portarli in prima squadra. Zavettieri è un tecnico molto preparato, ho avuto modo di seguire la sua squadra in queste prime due giornate e mi ha fatto un´ottima impressione. Credo che il Bisceglie possa essere la sorpresa del campionato”.