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Psichiatria da Barletta a Bisceglie, il M5S: «Rivedere la delibera è un atto di giustizia»

La Redazione
Psichiatria
Il consigliere regionale Conca: "È assurdo che a decidere della qualità dei servizi sanitari siano persone che probabilmente non conoscono neanche i luoghi"
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“Invito il dottor Narracci, direttore Generale della Asl/Bt, ad effettuare al più presto con me un sopralluogo al terzo piano dell’ospedale Vittorio Emanuele II di Bisceglie, dove dovrebbe essere trasferito il reparto di Psichiatria del Dimiccoli di Barletta. Si accorgerà così di tutte le criticità che ho evidenziato dopo la mia precedente visita”. Il consigliere del M5S Mario Conca torna a ribadire la richiesta di modificare l’allegato alla DGR 239/2017 relativa al trasferimento/accorpamento del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC) dall’ospedale di I Livello Dimiccoli di Barletta all’Ospedale di Base Vittorio Emanuele II di Bisceglie, già contenuta in una lettera inviata al Presidente/Assessore Michele Emiliano, al Capo Dipartimento della Sanità Giancarlo Ruscitti el Direttore Generale Asl/Bat Ottavio Narracci.

A confermare i dubbi del pentastellato anche il dottor Saccottelli, direttore di dipartimento di salute mentale Asl/Bt sino a due anni fa.

“Il dottor Saccottelli ha diretto il Servizio Psichiatrico di Diagnosi en Cura di Barletta per 15 anni e quello di Bisceglie ad interim per 6 nanni – incalza il consigliere pentastellato – e in un video spiega il nperché ritenga assurdo e anacronistico il trasferimento del reparto di nPsichiatria da Barletta a Bisceglie. Considero questa la migliore nrisposta sia ai sindacati intervenuti a difesa del trasferimento ndimenticando che il loro compito sarebbe quello di garantire le ncondizioni di lavoro dei dipendenti, che al Direttore Generale Narracci nche sta procedendo con l’applicazione del piano predisposto dalla Giuntan Regionale. Rivedere la Dgr 239 relativa al Piano di Riordino nospedaliero e il regolamento è fondamentale oltre che un dovuto atto di ngiustizia nei confronti dei pazienti. È chiaro che la scelta sia stata nfatta sulla carta, vista l’impossibilità di allocare i 20 posti letto, nche in realtà non dovrebbe eccedere il numero di 15, di Barletta negli 8n di Bisceglie. È assurdo – conclude – che a decidere della qualità dei nservizi sanitari siano persone che probabilmente non conoscono neanche in luoghi.”

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giovedì 12 Ottobre 2017

(modifica il 30 Luglio 2022, 0:00)

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