Cultura

Diocesi, 50 anni di ordinazione sacerdotale per Mons. Giovanni Di Benedetto

La Redazione
La chiesa di San Domenico
Ordinato presbitero il 29 giugno 1968, è Parroco della Parrocchia di San Domenico in Bisceglie
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Mons. Giovanni Di Benedetto, Mons. Leonardo Doronzo, Don Giovanni Masciullo, Padre Raffaele Angelo Tosto nei prossimi giorni celebreranno il 50° anniversario di ordinazione sacerdotale. Di seguito una breve nota biografica dei sacerdoti con delle dichiarazioni dei medesimi tratte dalla loro testimonianza rilasciata al periodico diocesano ‘In Comunione’.

Mons. Giovanni Di Benedetto, nato a Bisceglie il 24 giugno 1944, ordinato presbitero il 29 giugno 1968, è Parroco della Parrocchia di San Domenico in Bisceglie. La celebrazione di rendimento di grazie al Signore si terrà il 29 giugno 2018, a Bisceglie, nella Parrocchia S. Domenico, alle ore 19.00, e sarà presieduta dall’Arcivescovo.

“Sono trascorsi cinquanta anni dalla mia ordinazione. Questo anniversario mi spinge ora a guardare al futuro. Certamente il futuro è nelle mani di Dio, ma questo non esime dall’assumere le proprie responsabilità nella vita presente. In quanto a me, come sacerdote di questa cara diocesi, dovrò mettere in conto il passaggio del testimone al mio successore: non si sa ancora quando questo accadrà, ma è certo che ciò accadrà. Intanto, con l’aiuto di Dio vorrei confermare ogni giorno quel sì pronunciato al momento dell’ordinazione, continuando ad amare e servire la Chiesa qualunque sia il ruolo che sarò chiamato a svolgere”.

Mons. Leonardo Doronzo, nato a Barletta il 21 novembre 1942, ordinato presbitero il 30 giugno 1968, assieme a Don Giovanni Masciullo, oggi è Parroco emerito della Parrocchia Santo Sepolcro in Barletta. La celebrazione di rendimento di grazie si terrà a Barletta, il 30 giugno 2018, sempre nella Parrocchia del Santo Sepolcro, alle ore 19.30, e sarà presieduta dall’Arcivescovo.

“Poi, improvvisamente, la chiamata del mio vescovo diocesano mons. Carmelo Cassato a parroco al Santo Sepolcro per un ventennio (dopo circa 30 anni di servizio come cappellano nelle forze armate, ndr). Avendo scelto tempo addietro don Tonino Bello come direttore spirituale, ho avuto l’opportunità di mettere a frutto i suoi insegnamenti. E nel ventennio di parrocato ho agito di conseguenza e cioè stare in mezzo alla gente, chiamare i parrocchiani per nome, entrare nelle loro case nei momenti di gioia e di dolore, vivere con loro il momento esaltante della domenica, progettare con loro i momenti forti della vita parrocchiale, averea che fare con i poveri con nome e cognome, codice fiscale e ho cercato di testimoniare con la mia vita la bellezza di mettermi sul passo degli ultimi e dei poveri. Questa è stata l’esperienza più esaltante e più bella che ho vissuto nella stagione più felice della mia vita al Santo Sepolcro. Ora condivido la gioia e la fraternità sacerdotale con il nuovo parroco don Mauro Dibenedetto che ringrazio e con il vicario parrocchiale don Vincenzo Giannico”.

Don Giovanni Masciullo, nato a Corigliano D’Otranto (LE), ordinato presbitero il 28 marzo 1937, ordinato presbitero il 30 giugno 1968 assieme a don Leonardo Doronzo. La celebrazione di rendimento di grazie si terrà a Trani, il 1 luglio, nella Cattedrale, alle ore 11.30 , e sarà presieduta dall’Arcivescovo.

Sin da piccolo ho sempre desiderato diventare sacerdote. Nel tempo, crescendo in età, la mia vocazione è sempre andata rafforzandosi, cominciando un percorso formativo con i salesiani che mi spinsero a iscrivermi nella facoltà di ingegneria civile; da suddiacono sono entrato in diocesi e nell’aprile 1969 mi sono laureato in ingegneria civile. Devo confessare che ho percepito con chiarezza il mio ministero di sacerdote soprattutto nella aule scolastiche, dove ho potuto esprimermi nel ruolo di educatore e docentedi tantissimi studenti. (…) Ho sempre meditato con sussiego le raccomandazioni del Signore “Andate e fate miei discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”. Ho sperato di poter contribuire anche in considerazione che ‘la messe è molta ma gli operai pochi’, convinto che il sacerdote è sempre ‘missionario’ ovunque si trovi”.

Padre Raffaele Angelo Tosto, della Congregazione dei Padri Leonardini, nato a Colletorto (CB)il 13 novembre 1942 , ordinato presbitero il 29 giugno 1968, oggi parroco della parrocchia B.V.M. del Rosario in San Ferdinando di Puglia. Renderà il suo grazie nella celebrazione che si terrà a San Ferdinando di Puglia, il 29 giugno 2018, nella sua Parrocchia, alle ore 19.00. Presiederà la celebrazione il Rettore Generale della Congregazione Padre Vincenzo Molinaro.

“Grazie e Grazia! Sono queste le prime parole al compimento del mio 50° di sacerdozio. Anzi la Grazia precede il grazie! Una Grazia in abbondanza si è riversata su di me e il mio piccolo grazie, che sgorga dal cuore, canta la sua misericordia. Questi miei piccoli e poveri sentimenti si uniscono al dono grande dell’Eucaristia che nelle mie mani sacerdotali, ogni giorno si innalza per la chiesa e l’umanità intera. Da 50 anni, sono sacerdote e religioso della famiglia di San Giovanni Leonardi: Grazie, Signore! Questi anni trascorsi mi danno motivo di uno sguardo alla storia per riscoprire nel tempo e nei luoghi la mano provvidenziale di chi ha guidato la mia vita, al di là di ogni attesa. Chi avrebbe mai immaginato che da un piccolo angolo di terra, nascosto a molti, Colletorto in quel del Molise, di iniziare un cammino per le vie del mondo? (…) Anche a me, il Signore ha fatto sentire la sua voce chiara e forte:” Volete andarvene anche voi?”. E anch’io ho provato a rispondere: “Da chi andremo, Signore, Tu solo hai parole di vita eterna”. Molti mi chiedono, ma ora vai in pensione! Il cammino sacerdotale continua oltre il 50°, certamente in modalità diverse, conservando quel cuore nel tempo che consuma. La venuta nella nostra chiesa di Trani del Vescovo Leonardo da Velletri mi sembra di azzerare il tempo per un rinnovato entusiasmo dell’avventura pastorale di Lariano, è un vero dono giubilare. Una cosa è certa: quel poco che ho cercato di donare è un piccolo lievito perun dono infinitamente più grande. Se l’inizio è Grazia, ora non mi rimane che dire con tutto il cuore: Grazie, Signore!”

mercoledì 27 Giugno 2018

(modifica il 29 Luglio 2022, 14:24)

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