La parrocchia di S. Adoeno celebra la Giornata nazionale per la Vita con le benedizioni alle famiglie con gestanti e ai nuovi nati alla presenza dell’arcivescovo Pichierri.
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Per la Giornata, infatti, vescovi italiani invitano la comunità cristiana tutta unita a meditare sull’importanza della vita seguendo l'esempio di Madre Teresa.
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La comunità spirituale di S. Adoeno in modo compatto e magistralmente guidata dall’abate parroco don Paolo Bassi, sta portando avanti un importante cammino nella conoscenza dei Sacramenti e della vita di Cristo con il “Risveglio della fede”; gli stessi fedeli, inoltre, hanno unito le forze per la realizzazione di un’opera d’arte pittorica, prossima all’inaugurazione.
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La sfida certamente non semplice, vincente, di don Bassi, con realtà difficili, cercando sempre la cooperazione tra le diverse classi sociali, soprattutto seguendo personalmente e da vicino i percorsi dei giovani a rischio, oltre che le famiglie della parrocchia, è costituta da un lavoro giornaliero nella fede e nell’azione concreta per la quale “Ogni vita è sacra”. Don Paolo Bassi, infatti, silenziosamente ed operosamente, si occupa da anni di fede e sociale. La strada in salita, ma sicuramente meno impervia con una guida spirituale che si preoccupa del ‘fare’, dell’evangelizzare e del portare il messaggio di Gesù, è spianata per lasciar passare la parola del Cattolicesimo.
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L’auspicio per il futuro della “Chiesa in uscita”, già conclamata da Papa Francesco, vuole protagonisti attivi i fedeli per proporre il Vangelo ‘casa per casa’: i cristiani devono “essere luce e sale nel proprio ambiente di vita quotidiana”. Questi presupposti fanno sì che il messaggio lanciato in modo chiaro da S. Adoeno muova le coscienze e avvicini i fedeli in modo schietto e sincero ai buoni valori che Gesù ha insegnato.
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Bellissima iniziativa che a mio avviso dovrebbe essere promossa e divulgata da e in tutte le chiese cattoliche esistenti ed in special modo l’evangelizzazione fatta porta a porta. Trovo veramente lodevole la forza ,il coraggio e la speranza dell’abate Don Paolo Bassi messa a disposizione nei confronti di tutti e specialmente degli “”ultimi””. Ma tutto questo non basta.servirebbe la collaborazione, l’aiuto e l’appoggio di tutti ,specialmente di tutti gli altri gruppi che si trovano in comunità e zone strategicamente molto più avvantaggiate.