Cultura

Sesta edizione della “Giornata del dialetto”, grande successo di pubblico

Pinuccio Rana
Sesta edizione della "Giornata del dialetto"
Il dialetto viene considerato patrimonio culturale dell'umanità,
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La Pro Loco Bisceglie presieduta dal dr. Vincenzo De Feudis e l’associazione culturale “La Canigghie” presieduta dal dr. Tommaso Fontana hanno organizzato martedì 17 gennaio, in occasione della “Giornata nazionale del dialetto“, la 6^ edizione di poesie in vernacolo biscegliese nella sede dell’associazione “S.O.M.S. Roma Intangibile” presieduta da Nicolantonio Logoluso, alla presenza di un foltissimo pubblico con gli ospiti baresi Gigi De Santis, Felice Giovine, quest'ultimo presidente dell’Accademia della lingua Barese. La serata è stata dedicata per l'occasione ai ragazzi diversamente abili, ospitati nel Centro diurno della Coop. “Uno tra Noi” a cui è stato destinato parte del ricavato delle vendite dei libri di Demetrio Rigante, e del calendario di lingua dialettale barese per contribuire all’acquisto di un mezzo  destinato al trasporto di persone con mobilità ridotta. La presidente della cooperativa “Uno Tra Noi” Angela Quatela, ha anche annunciato il prossimo trasferimento in una nuova sede ubicata in via P. Mascagni per consentire ai ragazzi  l'utilizzo di una palestra attrezzata e l’estensione dei servizi di volontariato in ulteriori fasce orarie. La serata, è stata magistralmente condotta dal dr. Donato De Cillis che ha iniziato la rassegna con la visione del filmato del poeta biscegliese Demetrio Rigante, recente vincitore del “Premio Laurentum 2016“,presso la Sala della Lupa a Montecitorio – Primo classificato Demetrio Rigante per la sezione poesie in vernacolo con la poesia “U tramóte, u brìvvede ca schetuaisce u paése…”. Subito dopo la visione del filmato di premiazione di Rigante, la rassegna è entrata nel vivo.

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L’evento ha avuto molte voci note recitanti: Demetrio RiganteNicola GalloAnna LozitoNicola AmbrosinoNatale Di Leo, Antonio Todisco e gli ospiti baresi Gigi de Santis e Felice Giovine. IL presentatore Donato De Cillis rimarca che la serata è dedicata ai ragazzi della “Uno tra Noi” e presenta ciascuna poesia in un percorso che va da Riccardo Monterisi, Sergio Di Clemente, Francesco Palazzo a Demetrio Rigante e Nicola Ambrosino. La serata, condotta dal dr. Donato De Cillis, è stata  suddivisa in due momenti, una prima parte dedicata ai sentimenti ed una seconda parte al sorriso, alla parte umoristica. Nella Prima parte il poeta Demetrio Rigante ha declamato una sua poesia Omaggio a Bisceglie, con sottofondo musicale di  "Love Theme", “Addaure de còse”</strong>; è seguito Nicola Gallo con una poesia di Sergio Di Clemente “La reflessiaune”</strong>; Anna Lozito con una poesia di Riccardo Monterisi “La róse nnameròte”</strong> ; Natale Di Leo con una poesia di Demetrio Rigante con sottofondo musicale di  "Kiss  The Rain", “Quande velèsse…”</strong>; Nicola Ambrosino con una sua poesia “Mbà Ciccille du Cerrigghie”. Sono seguiti poi monologhi in dialetto barese di Gigi de Santis e Felice Giovine. Nella seconda parte sono state declamate poesie con tema umoristico: Todisco Antonio con una poesia di Riccardo Monterisi “Cè chèmbe a fòie”</strong>; Nicola Gallo con una poesia di Matteo Dell'Olio “Vescegghiése a Milane”</strong>; Nicola Ambrosino con una sua poesia “L'Isis a Vescègghie ”; Anna Lozito con una poesia di Sergio Di Clemente “La chembessiaune de na vaiasse”; Natale Di Leo con una poesia di Francesco Palazzo “Tènne nan m’arrecórde…”; Demetrio Rigante ha declamato una sua poesia con sottofondo musicale di "Cinema Paradiso", “Se nèsce e se móre tra le cunde…”. L'evento si è concluso con una esibizione del cabarettistica biscegliese Vitantonio Mazzilli.

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Il numeroso pubblico presente nella sala, fra una poesia e l'altra, ha potuto  riflettere  sull’importanza della lingua dialettale che è l’idioma proprio di una comunità che condivide un’area geograficamente delimitata e viene adottato e tramandato in forma prevalentemente orale. Il dialetto viene considerato patrimonio culturale dell’umanità, assieme alle migliaia di lingue parlate nel mondo, in quanto parte fondante dell’identità di ogni comunità. Il dialetto deve sempre essere valorizzato e rispettato perchè è un inno alla diversità, al valore culturale di ognuno di noi, rappresenta le nostre radici, la nostra cultura e come tale deve essere tramandato e mai dimenticato. Si può essere cittadini del mondo pur conservando le proprie origini.

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giovedì 19 Gennaio 2017

(modifica il 30 Luglio 2022, 9:18)

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7 anni fa

non c'è una radiotivi locale che può mandare in differita o in diretta le riprese di questi eventi? tante piccole strutture si fanno in quattro per farsi conoscere e conoscere il territorio!