L’Usppi Puglia rende noto che «la società Pastore Srl, ha indicato alcune date (22 o 24 ottobre) alla Prefettura Bat, per la consultazione con le organizzazioni sindacali, per la procedura di licenziamento collettivo dei lavoratori addetti al servizio ristorazione nell’ospedale “Don Uva” di Bisceglie (gestito da UniversoSalute). Lo scorso 14 ottobre, la società “Pastore”, che effettua servizi di ristorazione presso l’ospedale in questione, ha comunicato l’esubero di personale. Una notizia appresa con sgomento dai lavoratori che, unitamente alla organizzazione sindacale Usppi, sindacato maggiormente rappresentativo, hanno deciso di indire lo stato di agitazione con una manifestazione di protesta, dinanzi all’Ospedale Don Uva – Divina Provvidenza di Bisceglie, oggi Universo Salute, per manifestare il proprio dissenso».
«Nessun lavoratore – afferma Nicola Brescia, segretario generale dell’Usppi Puglia – deve essere toccato. Continueremo a manifestare contro le ingiustizie subite dai lavoratori e annunciamo lo stato di agitazione di tutto il personale. Aspetteremo che il Prefetto convochi le parti sociali, per cercare soluzioni che, come sempre, non penalizzino i lavoratori. Riteniamo – conclude – che se esistono problematiche a livello di gestione o di commessa, non possono ricadere sempre e solo sui lavoratori».
I lavoratori – prosegue la nota Usppi – vivono quindi momenti di grande angoscia, in attesa che la vicenda possa essere analizzata per comprendere le vere ragioni che hanno portato l’azienda Pastore Srl alla decisione. Davvero si tratta di uno scenario non proprio idilliaco quello che riguarda la sanità e non solo, tra ospedali che chiudono e quelli che restano aperti ma con personale medico, infermieristico ed ausiliario ridotto, estate e inverno. Il segretario nazionale dell’Usppi Nicola Brescia, invita l’Amministratore Delegato di Universo Salute Paolo Telesforo, sempre attento e sensibile, alle problematiche dei lavoratori, a convocare le parti sociali e la società Pastore ristorazione, affinché riveda la propria posizione, dando serenità a 9 lavoratori e a nove famiglie, nei prossimi giorni sul lastrico. Ciò al fine, di evitare inutile inasprimento della vertenza, che potrebbe avere risvolti drammatici. «Nessun lavoratore – conclude Nicola Brescia – deve essere toccato».