Dell’agguato fallito di via Amando Vescovo, avvenuto ieri sera, è stata informata la Direzione distrettuale antimafia di Bari.
Lo impongono le modalità del fatto e le persone coinvolte: la moglie e il figlio di Girolamo Valente, ucciso proprio mentre si trovava in auto con la donna (che rimase illesa) l’8 agosto dello scorso anno in via Ruvo. Madre e figlio ieri sera si trovavano in auto, in via Amando, quando sono entrati in azione i killer a bordo di una moto di grossa cilindrata. Il proiettile, per fortuna, non è andato a segno. I carabinieri ieri sera hanno già sentito la donna e il giovane (uscito poco prima dalla caserma per i controlli di rito legati al regime della messa alla prova).
I due non hanno saputo dire chi possa aver sparato. Secondo alcuni testimoni sulla moto c’erano due persone, una con il casco integrale e l’altra con una parrucca. Non si escludono collegamenti con gli episodi di sangue degli ultimi anni, a cominciare proprio dall’omicidio dello stesso Girolamo Valente