Cronaca

“Creazione del valore in una filiera alimentare sostenibile”, successo per l’iniziativa a Bisceglie

La Redazione
Il Convegno al Teatro Garibaldi
Il bilancio dei quattro giorni di lavori del 1° Congresso congiunto delle due società italiane di economisti agrari e agroalimentari SIDEA e SIEA
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Quattro giorni di analisi, riflessioni, proposte concrete, esempi di buone pratiche. È stato tutto questo il 1° Congresso congiunto delle due società italiane di economisti agrari e agroalimentari SIDEA e SIEA che nei giorni scorsi ha animato sul tema “Strategie cooperative e creazione del valore in una filiera alimentare sostenibile” le città di Bisceglie e Bari.

Promosso dal Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi di Foggia, il congresso ha avuto il patrocinio di: Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria), Regione Puglia, Città Metropolitana di Bari, Province Bat, Brindisi, Foggia e Lecce, Comune di Bisceglie, Consorzio di bonifica terre d’Apulia e GAL Ponte Lama.

Un successo a detta degli organizzatori e dei numerosissimi partecipanti, circa 200, provenienti da ogni parte d’Italia che hanno trovato in Puglia una grande accoglienza tanto da pensare di tornarci in seguito come turisti per godere delle bellezze storico artistiche, naturalistiche e enogastronomiche delle quali nei giorni del convegno hanno avuto un ampio assaggio.

Il professor Francesco Contò, direttore del Dipartimento di Economia dell’Università di Foggia, che ha organizzato la quattro giorni, stila un bilancio della manifestazione. “Il confronto ed il dialogo scientifico e umano di queste giornate è stato un incoraggiamento per tutti noi ad aprirci alle sfide future che il mondo ci pone davanti. I principi dell’economia circolare vanno sempre più introdotti nel bagaglio dei nostri approcci scientifici alle tematiche che, come economisti agrari, affrontiamo da sempre. Lo spreco alimentare, una maggiore efficienza ed equità nella distribuzione del valore all’interno delle filiere alimentari, la sostenibilità ambientale ed una maggiore cura del creato devono diventare sempre più le pre-condizioni da inserire nei modelli statistici ed econometrici che utilizziamo per approcciare qualsiasi tipologia di valutazione economica e per analizzare le questioni sociali che caratterizzano la nostra epoca: ad iniziare dal tema delle migrazioni e della fragilità e degrado dei nostri territori”.

Pietro Pulina, presidente SIEA commenta: “Il 1° congresso congiunto è stato un successo enorme di partecipazione da parte dei ricercatori, delle imprese e delle istituzioni, dando luogo quindi a quello che ci eravamo prefissi cioè creare una virtuosa contaminazione. È stato bellissimo farlo in Puglia, in un territorio che è esempio di qualità della vita e valori, quegli stessi valori che noi ritroviamo nelle imprese”.

Dello stesso parere Francesco Marangon, presidente SIDEA, che aggiunge: “Una sfida si è trasformata in un ottimo risultato, basti pensare che sono stati ben 114 i contributi che ci sono arrivati in questi quattro giorni. Quindi vorrei ringraziare prima di tutti il professor Contò, e poi sottolineare l’accoglienza magnifica di Bisceglie, Trani e Bari. La Puglia si conferma una realtà viva e vivace, e un laboratorio interessantissimo per noi”.

Sabato mattina, nel padiglione Agrimed della Fiera del Levante, si è svolto il convegno conclusivo dell’iniziativa, che ha visto confrontarsi studiosi, istituzioni e rappresentanti delle associazioni e delle imprese di categoria su “Cooperazione tra Università e Pubblica Amministrazione per lo sviluppo del settore agroalimentare”. Dopo i saluti dei due presidenti, Pulina e Marangon, è intervenuto l’assessore alle Politiche Agricole della Regione Puglia, Leonardo Di Gioia.

“Il mio ringraziamento – ha detto l’assessore – va agli organizzatori dell’evento per aver portato qui in Fiera un contributo culturale ma soprattutto per aver promosso un tema qual è quello della cooperazione tra Pubblica amministrazione e Università che riteniamo una strategia vincente nell’attuazione delle nostre politiche regionali. Due comunità scientifiche che dialogano e si pongono il tema di aumentare il rispettivo livello di conoscenza in un’ottica della condivisione è sicuramente un bel messaggio. Altrettanto importante è l’immagine di una ricerca scientifica che si apre al territorio – alle imprese, alle organizzazioni di categoria, agli enti pubblici – soprattutto in un settore quale quello agricolo, strategico per la nostra regione, non solo di un punto di vista economico, ma anche ambientale, paesaggistico e sociale. Non a caso la Regione Puglia, per prima, sta dimostrando particolare attenzione ai rapporti con la ricerca scientifica e al positivo apporto che questa può offrire in termini di know how a supporto delle decisioni tecniche e politiche”. Di Gioia, rivolgendosi ai ricercatori e studiosi, ha concluso: “Chiediamo di darci il meglio delle produzioni scientifiche. Il convegno deve essere occasione per istituzionalizzare questa buona pratica a vantaggio delle associazioni agricole, come portatori di interesse del mondo rurale, e più in generale delle imprese e di tutti gli attori coinvolti”.

Gianluca Nardone, direttore del Dipartimento dell’Agricoltura della Regione Puglia, ha evidenziato: “Lo studio delle politiche regionali non può prescindere da analisi e approfondimenti che hanno come interlocutori privilegiati gli esperti di economia e politica agraria. Numerosi sono i campi in cui tale virtuosa relazione può essere sviluppata. Per cui si accoglie assai favorevolmente la disponibilità offerta dai Presidenti di Sidea, prof. Marangon, e di Siea, prof. Pulina, di contributi e supporto della comunità scientifica che rappresentano. Peraltro, nella definizione dei compiti dell’Agenzia strategica del Dipartimento prevista dal modello Maia, si è pensato proprio a dotare strutturalmente la Regione Puglia di questa funzione di studio ed analisi del sistema agro-alimentare regionale e degli effetti che le decisioni politiche possono avere sul tessuto produttivo regionale”.

Di rilievo anche i contributi di Gianpaolo Cesaretti, Presidente della Fondazione Simone Cesaretti, Danilo Lolatte, coordinatore Regionale di Agrinsieme, e Pietro Spagnoletti, responsabile area tecnica economica della Coldiretti Regionale. Cesaretti ha detto che “il ruolo delle Università è centrale per l’innovazione delle imprese che devono agire nella direzione dello sviluppo sostenibile. E questo convegno ha dato un contributo fondamentale in tal senso”. Lolatte ha focalizzato l’attenzione sul ruolo propositivo e di analisi compiuto dal Dipartimento di Economia dell’Università di Foggia. Infine, Spagnoletti, ha sottolineato: “Dobbiamo dare forza alla ricerca formalizzando il rapporto tra scienza, politica e impresa”.

L’incontro è stato moderato da Barbara Valenzano, direttore del Dipartimento della Mobilità, Qualità Urbana, Lavori Pubblici, Ecologia e Paesaggio della Regione Puglia, che ha magistralmente delineato le sinergie e tutte le integrazioni emerse tra le tematiche del convegno, il ruolo degli economisti agrari e le grandi sfide della sostenibilità, dell’ambiente, dei rifiuti, dell’acqua e delle altre tematiche di cui si occupa quotidianamente il suo dipartimento. Questione che rende sempre più opportuna una maggiore istituzionalizzazione dei rapporti tra Università e decisori pubblici.

A lavori conclusi, gli ospiti hanno visitato il padiglione Agrimed e hanno degustato prodotti tipici pugliesi grazie alla collaborazione con le Masserie Didattiche.

mercoledì 20 Settembre 2017

(modifica il 30 Luglio 2022, 1:04)

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