Cronaca

Decadenza del Sindaco, c’è l’ok del Consiglio. Aperta la procedura

Pinuccio Rana
Il Consiglio comunale di Bisceglie
Passaggio importante in Consiglio comunale. Ora la palla passa nelle mani di Francesco Spina
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Il primo passo è fatto: la maggioranza in Consiglio comunale ha preso atto della posizione del Sindaco Francesco Spina di ottenere quanto dovutogli da parte del Comune per compensi professionali maturati in tempi antecedenti alla propria esperienza politica, ed ha quindi avviato la procedura di decadenza del Primo cittadino.

Alle 21.30 di ieri, martedì 25 luglio, è stata scritta una pagina importante per il futuro della città. Al di là del merito della questione, dei cavilli tecnici e persino delle posizioni individuali dei Consiglieri comunali e collettive dei partiti che compongono l’assise biscegliese, la votazione di ieri ha spalancato le porte ad una serie di conseguenze politiche degne di rilievo.

A cominciare dalla possibile decadenza del Sindaco che, al netto della procedura prevista, potrebbe concretizzarsi entro la prima décade di settembre. Decadenza che consentirebbe al Sindaco di rispettare i tempi previsti per presentarsi alle elezioni Politiche del prossimo inverno; ma consentirebbe alla città di evitare anche un lungo periodo di commissariamento con la permanenza in carica del vicesindaco Vittorio Fata; permette, inoltre, di chiarire una volta per tutte il percorso dei partiti del centrosinistra biscegliese in vista delle prossime Amministrative di primavera 2018.

Nel corso della seduta, avviata alle 17,45, alla presenza di tutti i Consiglieri comunali, con eccezione di Tonio Rossi, sono stati approvati con i voti della maggioranza tutti i cinque punti all’ordine del giorno riguardanti il riconoscimento di debiti fuori bilancio.

Approvato anche Il 6° punto riguardante l’aggiornamento del piano straordinario di ricognizione e razionalizzazione delle società partecipate. In questo caso sono state confermata scelte già fatte a dicembre. Anche questo argomento è stato approvato rapidamente con il voto compatto della maggioranza e quello contrario dell’opposizione.

Quindi si è arrivati al punto nodale della seduta: le cause di decadenza del Sindaco Francesco Spina: il Presidente del consiglio Franco Napoletano ha spiegato: “Sono giunte in Comune ad aprile tre lettere dell’avvocato Spina con cui si chiedeva la retribuzione per tre incarichi legali svolti prima dell’incarico di sindaco di importo complessivo di circa 15mila euro. I giudizi si sono conclusi nel 2006. Dopo queste note, nel mese di giugno, è arrivato un atto di citazione contro il comune di Bisceglie da parte di Francesco Spina. A questo punto si apre una pendenza di giudizio tra il sindaco di Bisceglie e il comune stesso che per la legge non è possibile. L’ipotesi di questo conflitto deve essere contestata dal Consiglio comunale alla parte interessata. Dopo la prima contestazione il Sindaco avrà dieci giorni per rimuovere le cause di incompatibilità, trascorso questo periodo nei dieci giorni successivi c’è un secondo passaggio in cui l’interessato può proporre delle controdeduzioni. Infine è il consiglio comunale a dover decidere definitivamente sull’incompatibilità o meno del soggetto interessato con la carica ricoperta».

Ne è seguito un dibattito dai toni anche aspri che si è concluso con l’uscita dall’aula delle opposizioni, l’astensione di Gigi Di Tullio (che ha detto «Il Pd che vogliamo si astiene»), l’astensione del Presidente del Consiglio Napoletano ed il voto favorevole della maggioranza.

Pertanto a partire da ieri è cominciato il periodo tecnico utile ad arrivare alla decadenza del Sindaco.

mercoledì 26 Luglio 2017

(modifica il 30 Luglio 2022, 3:39)

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