Una struttura polifunzionale, un luogo dedicato ai servizi territoriali di assistenza, un punto di riferimento per l’intera popolazione realizzato con la collaborazione del Comune di Bisceglie.
La struttura polifunzionale, infatti, è realizzata nella zona compresa tra via Bovio, viale degli Aragonesi e viale dell’Ospedale, su suolo messo a disposizione dal Comune di Bisceglie e ha un costo complessivo di 2 milioni e 358mila euro. L’intero complesso è stato finanziato con fondi Fesr 2014-2020.
Il suolo messo a disposizione dal Comune di Bisceglie copre un’area di poco più di 6mila metri quadrati: la struttura ha una estensione di 1856 metri quadrati con un’area parcheggio di 1647 metri quadrati e una superficie a verde di 302 metri quadrati.
Sono stati realizzati due corpi uniti tra di loro. Il corpo a ovest, destinato alla riabilitazione è articolato su due livelli: il primo comprende un’area di accettazione e spazi dedicati alle diverse unità di riabilitazione mentre al secondo piano sarà ubicato il distretto socio-sanitario. Il corpo a est è invece destinato a ospitare servizi specialistici di assistenza territoriale tra cui oculistica, odontoiatria, otorino, dermatologia, chirurgia, urologia, neurologia, cardiologia.
La struttura ospiterà anche la Guardia Medica, il 118 e il servizio Scap di consulenza pediatrica attiva nei giorni festivi e prefestivi, il sabato e la domenica grazie alla collaborazione con i pediatri di libera scelta.
“La realizzazione di questa struttura polifunzionale è una risposta concreta alla esigenza di riorganizzazione dei servizi di assistenza territoriale – dice Ottavio Narracci, Direttore Generale Asl Bt – gli utenti potranno contare su un poliambulatorio funzionale che ospiterà diverse branche specialistiche e il servizio di riabilitazione. La struttura permetterà anche di avviare progetti più omogenei di presa in carica dei pazienti e di poterli seguire lungo percorsi funzionali e studiati sulle singole esigenze. Inoltre, la riorganizzazione dei servizi territoriali permetterà di liberare spazi ospedalieri al momento destinati ad ambulatori specialistici”.