Cronaca

Condotta interrata delle acque reflue, insorgono i 5 Stelle biscegliesi

La Redazione
Il Consiglio comunale di Bisceglie
Dopo la riunione del Consiglio comunale dello scorso 25 maggio
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«Pensare ancora ad incanalare acque dolci per scaricarle a mare, è un delitto al quale noi non vogliamo partecipare».

E’ quanto scrivono in una nota i Cittadini a 5 Stelle in MoVimento a Bisceglie Enzo Amendolagine, Pippo Acquaviva e Francesca Sciscioli.

«Giovedì 25 maggio – prosegue la nota – si è tenuto, dopo quasi due mesi di silenzio causa questioni per molti più importanti, vedasi primarie nel Pd, il Consiglio Comunale. Al sesto punto si legge: “Collettamento reflui depurati dell’impianto di depurazione di Corato all’impianto di depurazione di Bisceglie. Approvazione del vincolo preordinato all’esproprio”. Si sta quindi parlando di voler interrare in una condotta i reflui di Corato. Per far questo tocca espropriare dei terreni per la realizzazione di questa opera che essendo definita di pubblica utilità, vincola il privato a non poter rifiutare tale cessione di suolo.

Ma la questione delle acque reflue, per come è esposta nello stesso ordine del giorno, pone degli interrogativi in contrasto: se le acque sono veramente depurate, perché scaricarle in mare senza poterne usufruire dato il forte rischio desertificazione che su di noi incombe? Forse perché nascondendole in una condotta e sversandole al largo in mare, ai nostri occhi e al nostro olfatto verrebbero celate eventuali irregolarità? Allora probabilmente si vuole nascondere la proverbiale “polvere sotto il tappeto”. Non sarebbe il caso impiegare risorse per spingere la depurazione dei reflui di Corato entro valori che ne permetterebbero il riutilizzo in agricoltura? Il 70% delle acqua dolci è destinata ad agricoltura e zootecnia. È evidente che utilizzare la portata derivante da Corato, abbatterebbe lo sfruttamento di acqua di falda. Ricordiamo che al momento è vietato attingere acque reflue provenienti da Corato o da altri comuni dell’entroterra limitrofi, lungo il decorso verso mare e chi lo fa, è perseguibile…oltre ad esporre ad un alto rischio noi destinatari finali di prodotti derivanti da attività agricole che facciano uso di acque reflue non idonee».

«I reflui – spiegano i grillini di Bisceglie – rappresentano una preziosa risorsa di acqua dolce per il nostro territorio. Stiamo impoverendo la falda con i continui approvvigionamenti mediante pozzi artesiani, tanto che la pressione esercitata dalle acque salmastre, sta spingendo sempre più nell’entroterra tali acque. Sempre più fasce di terreno parallele alle coste sono così prive di approvvigionamento idrico dal sottosuolo e quindi destinate all’abbandono per fini produttivi: cioè sono a rischio desertificazione.

Altro aspetto da non trascurare, è tutto l’ecosistema del tratto attualmente attraversato dalle acque superficiali incriminate: una zona umida in un ambiente naturale. Con l’interramento ed il collettamento diremmo addio ai canneti, a tutto un ecosistema che seppure decadente per la qualità dei reflui, un po’ di verde lo crea. Ecco perché tocca puntare a migliorare la qualità delle acque, piuttosto che scaricarle direttamente in mare, con un impatto per l’ecosistema marino ancora più devastante dato il non naturale abbattimento organico legato all’ossigenazione dei reflui lungo il percorso in superficie da Corato al mare».

«Tra l’altro, lo stesso Emiliano – si legge ancora nel documento – in una nota del 6 maggio 2017 si è pronunciato contro le condotte e lo scarico in mare delle acque reflue a favore del riuso delle acque in agricoltura e per usi plurimi secondo la Tabella 5 del D.lgs 152/06. Se anche l’indirizzo politico è verso il riutilizzo e la non dispersione in mare, qual è il senso di questa opera che prevede sottrazione di suolo agricolo e scomparsa dell’unica presenza in loco di corsi idrici superficiali? Chi tanto decanta le proprie competenze oltre che battaglie in ambito di tutela ambientale, sia in maggioranza che in opposizione, ci spieghi il perché non si sia mai opposto ad opere di questo genere. Mentre ben sappiamo come proprio l’azione di contrasto dei primi cittadini delle città salentine interessate a simili progetti, abbiano indotto il presidente Emiliano a prendere posizione così come poc’anzi descritto.

lunedì 29 Maggio 2017

(modifica il 30 Luglio 2022, 5:58)

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