Cronaca

Il depuratore di Ruvo e Terlizzi non è responsabile dell’inquinamento di Torre Calderina

La Redazione
Torre Calderina
L'intervento dell'Acquedotto Pugliese per chiarire i termini della vicenda
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Il depuratore a servizio di Ruvo e Terlizzi non è responsabile dell’inquinamento rilevato a Torre Calderina, tra Molfetta e Bisceglie.

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Le chiazze di colore scuro rilevate sul litorale, in località Torre Calderina, non possono in alcun modo essere ascritte al cattivo funzionamento del depuratore a servizio di Ruvo e Terlizzi.

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Lo rende noto un comunicato diffuso dall'Acquedotto Pugliese spa.

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Il refluo depurato da questo impianto – si legge nella nota – ha come recapito finale il Canale Lama dell’Aglio con condotta intubata in un punto situato a circa 8 km dalla costa. Il Canale prosegue, quindi, a cielo aperto, in territorio di Bisceglie e di Molfetta, per poi sfociare in prossimità di Torre Calderina. Non è nella competenza di Acquedotto Pugliese vigilare sullo stato delle acque nell’ultimo tratto fino a mare. Eventuali responsabilità dell’inquinamento del canale, ove accertate, potrebbero dipendere da scarichi abusivi di reflui non conformi e non autorizzati, a valle del punto di scarico dell’impianto.

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Peraltro, l’impianto di depurazione – insiste Aqp -, come più volte comunicato in passato, anche recentemente, scarica un refluo conforme ai limiti di legge, come si evince dalle determinazioni analitiche di ARPA Puglia, sulla base dei campioni prelevati dalla stessa Agenzia presso l’impianto di depurazione, oltre che dalle determinazioni analitiche condotte da Acquedotto Pugliese sui campioni di autocontrollo previsti per legge. Giova, altresì, ricordare che i lavori in corso riguardano il potenziamento dell’impianto dagli attuali 52.842 Abitanti Equivalenti a 70.965 AE, in conformità a quanto previsto dal Piano di Tutela delle Acque della Regione Puglia, e non l’adeguamento dei processi, che sono del tutto rispondenti alla normativa vigente.

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Il depuratore, del resto – conclude la nota -, è un presidio sanitario a tutela del territorio e della qualità di vita complessiva dell’area servita, con l’esclusivo compito di restituire al loro ciclo naturale e con modalità compatibili e rispettose dell’ambiente, le acque provenienti dalle abitazioni dei cittadini allacciate regolarmente alla pubblica fogna.

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venerdì 24 Febbraio 2017

(modifica il 30 Luglio 2022, 8:17)

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