«I continui e sempre più pesanti disagi sulle linee ferroviarie e su gomma del trasporto pubblico locale sono ormai un’autentica piaga per il territorio della Bat. Non solo la nostra provincia viene penalizzata nei collegamenti ferroviari nazionali con il depotenziamento della linea per/da Roma e con l’incredibile esclusione della fermata di Barletta sul nuovo treno veloce Milano-Lecce. Anche i servizi più essenziali di carattere locale sono al tracollo». Commenta l'on. Benedetto Fucci CoR
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«Le vicende della Ferrovia Bari Nord – continua l'on. Benedetto Fucci – e più di recente della linea stradale tra Andria e Trani, con bus al limite o già oltre ogni minimo standard di qualità, sono eloquenti. Faccio un esempio: che per andare da Andria, un capoluogo di provincia, fino a Bari, capoluogo regionale e ovvio punto di riferimento per una miriade di professionisti e studenti della BAT, ci vogliano oltre due ore di treno (spesso con ritardi e disagi assortiti) o che sia necessario passare per Trani è ormai inaccettabile. Qualche giorno fa ho letto con attenzione di una proposta da parte di alcuni studenti universitari andriesi che, di fronte all’assurdità della situazione infrastrutturale con cui ogni giorno devono fare i conti per andare e tornare dall’Università, riterrebbero opportuno essere considerati “fuori sede”, per poter usufruire di alcune agevolazioni per risiedere a Bari, così da non doversi sobbarcare ogni giorno l'estenuante viaggio.
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Quante volte sentiamo le Istituzioni affermare l’importanza dello studio e in particolare dell’Università come elementi fondamentali per costruirsi un futuro fatto di opportunità professionali e crescita umana: purtroppo le buone intenzioni cozzano con una realtà fatta di disagi e difficoltà che cominciano già nel momento in cui uno studente della BAT esce di casa per andare a compiere il proprio dovere.
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Mi domando come sia possibile che una città delle dimensioni e dell’importanza di Andria non abbia un collegamento diretto con Bari. Sono questi i temi concreti e davvero impattanti sulla vita dei cittadini su cui le Istituzioni devono lavorare. Come Conservatori e Riformisti, lo abbiamo ripetuto e continueremo a ripeterlo in tutte le sedi istituzionali e pubbliche.
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Sono passati oltre tre mesi dalla tragedia sulla Andria-Corato che ha acceso in modo drammatico la luce su carenze in materia di sicurezza e sviluppo tecnologico. Su quel piano è necessario intervenire in via prioritaria e soprattutto dare risposte rapide. E al tempo stesso bisogna che la Regione, alla luce dei fatti assente negli ultimi anni nonostante la disponibilità di fondi nazionali ed europei poi non utilizzati e smarriti in mille rivoli, faccia qualcosa – ma per davvero – al fine di portare il trasporto pubblico locale della BAT a livelli accettabili».
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