Cronaca

Bisceglie aderisce alla rete dei Comuni Re.A.Dy, “Un patto di civiltà”

La Redazione
Il Consiglio comunale di Bisceglie
Il provvedimento è stato votato all'unanimità dei presenti in Consiglio comunale
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Il Consiglio comunale di Bisceglie ha scritto ieri sera una pagina storica per la città.

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Con la votazione favorevole unanime di tutti i consiglieri comunali presenti, è stato approvato l'ordine del giorno anti discriminazione che sancisce l'adesione del Comune di Bisceglie nella rete RE.A.DY.

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Lo rende noto un comunicato diffuso da Palazzo di Città al termine della riunione consiliare.

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L'amministrazione comunale di Bisceglie si impegna, in particolare, a promuovere l'identità, la dignità e i diritti delle persone lgbt e a riconoscere le loro scelte individuali e affettive nei diversi ambiti della vita familiare, sociale, culturale, lavorativa e della salute.

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Attraverso l'adesione alla rete saranno promosse azioni conoscitive sul territorio per individuare i bisogni della popolazione lgbt e orientare le politiche, iniziative culturali finalizzate a favorire il confronto e l'incontro tra le differenze, azioni di sensibilizzazione e informazione rivolti a tutta la popolazione, azioni informative e formative riservate ai dipendenti e al personale impegnato in campo educativo, scolastico, socio-assistenziale e sanitario, azioni informative e formative rivolte al mondo produttivo, azioni di informazione e prevenzione sanitaria, azioni di contrasto alle discriminazioni multiple, azioni di sostegno e collaborazione con le associazioni per sviluppare percorsi comuni secondo modelli di amministrazione condivisa e cittadinanza attiva.

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Il Comune di Bisceglie si unisce, attraverso l'adesione alla rete RE.A.DY., ad altri comuni ed enti che già ne facevano parte (Roma, Milano, Torino, Bari, Regione Puglia, etc.) Molto soddisfatto il Sindaco Francesco Spina: "Bisceglie si conferma avamposto di civiltà e progresso sociale e culturale".

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"La decisione di oggi conferma l'impegno ad abbattere qualsiasi muro di discriminazione e a costruire ponti di integrazione tra i cittadini, senza giudizi e pregiudizi legati al sesso, come sancito dalla stessa nostra Costituzione e come lo stesso Papa Francesco ha detto in una delle sue prime interviste: "Se una persona omosessuale è di buona volontà ed è in cerca di Dio io non sono nessuno per giudicarla", ha concluso Spina.

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sabato 22 Ottobre 2016

(modifica il 30 Luglio 2022, 11:56)

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