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Un libro per ricordare don Pierino Arcieri

La Redazione
Un libro per ricordare don Pierino Arcieri
Appuntamento martedì 25 settembre alle 19.00
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Una giornata per don Pierino Arcieri, prete biscegliese che fino all’ultimo è stato testimone credibile di Cristo e del Vangelo nella vita di tutti i giorni.

Martedì 25 settembre, proprio nel giorno in cui nel 1971 fu ordinato sacerdote, la città è invitata a ricordare don Pierino grazie alla presentazione del libro ‘Don Pierino Arcieri. Seme divenuto seminatore’.

Alle ore 19.00 l’arcivescovo mons Leonardo D’Ascenzo presiederà la Santa Messa presso la chiesa di Santa Maria di Passavia e a seguire, alle 19.45, nella piazza adiacente la chiesa di San Domenico, aperta al pubblico per l’occasione, la presentazione del libro con gli interventi del sindaco di Bisceglie Angelantonio Angarano, del teologo don Mauro Cozzoli, del vicario zonale don Franco Lorusso e del diacono prof Vito Piepoli.

“Ricordiamo il 47esimo anniversario dell’ordinazione sacerdotale di don Pierino e lo presentiamo come insigne presbitero del clero diocesano, eminente educatore di coscienze alla ricerca del senso dell’esistenza, testimone credibile di una vita spesa per i più bisognosi. Tra i frutti del seme da lui seminato citiamo il Poliambulatorio di prossimità Il buon Samaritano, di prossima apertura”, le parole di Luigi De Pinto, curatore del libro e presidente dell’Associazione ‘Don Pierino Arcieri, servo per amore”.

Come si legge nella presentazione del volume, “il libro riassume la vicenda del seme attecchito fino a generare il seminatore Pierino Arcieri, presbitero. Si è scelto non di ricostruire le singole tappe di un itinerario di vita ricco e vario – per questo è sufficiente leggere la scheda biografica – ma di soffermarsi su alcuni momenti della germinazione vocazionale e sui frutti più carnosi della fecondità del suo ministero”.

A raccontare di questi frutti nati dal ‘seme seminato’ da don Pierino sono proprio coloro che lo hanno conosciuto. “Tutti concordano e concorrono – si legge ancora nella presentazione del libro – a delineare il ritratto di un uomo che, catturato dalla Parola divenuta Carne e chiamato alla sequela per le vie periferiche dell’esistenza umana, trova nel sacerdozio la dimensione più propria del suo esistere. Filantropia, sensibilità per le situazioni più precarie, afflato morale per i più poveri, indignazione per i conclamati casi d’ingiustizia sociale, fastidio per la lentezza della burocrazia, denuncia della latitanza delle istituzioni, lotta alla logica del consumo che condanna all’indigenza milioni di essere umani: tutto questo si radica nel suo essere prete”.

martedì 25 Settembre 2018

(modifica il 29 Luglio 2022, 11:36)

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