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La voce e la simpatia di Katia Ricciarelli conquistano Bisceglie

Pinuccio Rana
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16.02.2018 BISCEGLIE Intervista a Katia Ricciarelli
Sesta edizione del "Concerto d'inverno", evento musicale dell‘orchestra lirico sinfonica Biagio Abbate della provincia Bat
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Una serata di grande musica voluta dalla Fondazione Biagio Abbate venerdì 16 febbraio, al Teatro Politeama di Bisceglie per la sesta edizione del “Concerto d’inverno”, evento musicale dell‘orchestra lirico sinfonica Biagio Abbate della provincia Bat diretta dal maestro Giovanni Pellegrini, curata artisticamente dal M° Benedetto Grillo, con un ospite d’eccezione: il soprano Ricciarelli, accompagnata sul palco dal baritono, Antonio Stragapede.

La cantante a causa del freddo, non era al massimo delle sue potenzialità, ma il suo talento, il suo comunicare direttamente con il pubblico, con il presentatore Donato De Cillis, ha entusiasmato il numeroso pubblico accorso ad omaggiarla e ne è rimasto affascinato, dalla sua familiarità, dalla sua onestà artistica per essersi scusata di non essere al top della forma ma che non ha voluto mancare al doppio appuntamento a Bisceglie.

A metà serata, ha voluto parlare al pubblico col microfono: “Chi fa questo mestiere soffre moltissimo quando non può farlo al meglio, quindi non soffrite anche voi per me. Prometto che mi farò perdonare tornando a trovarvi e il mio cachet lo dono in beneficenza all’associazione che il presidente dott. Tommaso Di Terlizzi, riterrà di voler premiare”.

Una promessa che è stata accolta dal pubblico e dalla fondazione Abbate con un calorosissimo applauso. Ad accompagnare le note di Bizet, Verdi, Mozart e Rossini sul palco, il coro composto da 42 elementi “Alter Chorus”, diretto dal maestro Antonio Allegretta. Grande apprezzamento per la conduzione della magica serata alll’ecclettico presentatore Donato De Cillis che con la sua briosità e allegria, ha conquistato anche Katia Ricciarelli che gli ha concesso un selfie.

Questo il programma presentato: da “L’Arlésienne”, Suite N. 2 (G.Bizet), da “I Lombardi alla Prima Crociata” O Signore dal tetto natìo (G.Verdi), da “La Forza del Destino” Il Santo Nome di Dio. La Vergine degli angeli (G.Verdi), da “Otello” Ave Maria (G.Verdi), da “Tosca” Te Deum (G.Puccini), da “Gianni Schicchi” O mio babbino caro (G. Puccini), dal “Barbiere di Siviglia” La calunnia è un venticello (G. Rossini), dal “Don Giovanni” Là ci darem la mano (W.A.Mozart). Con le note dell’intramontabile O sole mio cantata dai Maestri Antonio Stragapede e Katia Ricciarelli e da tutto il pubblico si è chiusa la prima serata del Concerto d’inverno, il secondo appuntamento si tenuto sabato 17 febbraio, sempre al Teatro Politeama Italia.

Queste le dichiarazioni del Presidente della Fondazione Tommaso Di Terlizzi prima del concerto:Quando noi abbiamo pensato a questa serata, abbiamo inteso solo questo: il desiderio, l’aspirazione con l’obiettivo finale di diffondere la cultura musicale”.

Queste le dichiarazioni del soprano Katia Ricciarelli prima del concerto:“E’ un gran piacere essere qui, il fatto di fare una serata che poi viene ripetuta domani, penso che non mi sia successo mai, è la prima volta. La musica è un bene universale,il fatto che l’opera, il melodramma sia nato in Italia nel ‘500 e che noi l’abbiamo portato fuori in tutto il mondo e che adesso, però, in verità lo stiamo amando di meno, lo stanno amando di meno, io lo amo sempre e questo mi dispiace molto perché andrà a finire che tutti gli stranieri che hanno portato il melodramma nei loro paesi, si accorgeranno che noi lo facciamo meno bene di loro e quindi poi avremo dei problemi per farli tornare a sentire i nostri melodrammi. Il melodramma non dico che sta morendo, ma sta soffrendo molto.

Ha proseguito poi: “Il melodramma è un genere che in Italia non deve scomparire, bisogna insegnarlo ai bambini. Io ho scritto nel 2016 un libro ” Vi canto una storia. ‘opera raccontata ai ragazzi” che spiega ai bambini il melodramma perché ritengo che è un genere che sta soffrendo molto. Ho incontrato circa ventimila bambini, e un bambino un giorno mi ha detto una frase che mi ha colpito molto: “Signora Ricciarelli,con una flebile vocina e con il grembiulino bianco, il melodramma è una malattia incurabile?” Pensate veramente a che punto siamo arrivati! Magari gli insegnanti a scuola possono anche provvedere a questo, ma anche i genitori a casa. Quindi dobbiamo insistere, perché è un patrimonio assolutamente importante per noi, ce lo invidiano tutti.

domenica 18 Febbraio 2018

(modifica il 29 Luglio 2022, 19:04)

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