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A Bisceglie si apre uno spazio di co-cooking

La Redazione
A Bisceglie si apre uno spazio di co-cooking
Il 7 dicembre alle 19 si inaugura la prima cucina condivisa. Uno spazio di sperimentazione che ospiterà eventi con i "nomadi culinari", viaggiatori che condivideranno la loro esperienza ai fornelli
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La cucina come spazio di condivisione, sperimentazione e relazione. Il cibo come aggregatore sociale e culturale. È il co-cooking, ovvero una cucina e una sala da pranzo condivisa che apre a Bisceglie il 7 dicembre. Si chiama cozinha nomade e per definirla è più facile escludere quello che non è: un ristorante, un bar o una scuola di cucina. È uno spazio di sperimentazione e accoglienza.

Lo rende noto un comunicato diffuso dai promotori.

«Una associazione – prosegue la nota – che non ha dietro grandi imprese finanziatrici ma le idee di due sorelle trentenni di Trani, Anna e Claudia Cellamare, (naked siamo noi due) che hanno deciso di spendere sul territorio il proprio bagaglio di ingredienti, prodotti, ricette acquisite nel mercato del villaggio globale.

Claudia o Kedy si è specializzata al Politecnico di Milano in Food experience design e poi ha girato mezzo mondo, Anna è stata co- founder di Cartaelatte e animatrice di workshop di food design con il MAD in Situ – Innovative Lab for Social Design – Bruxelles. La prima esperienza di cozinha nomade l’hanno fatta insieme un anno fa a Lisbona, animando per un mese laboratori di cucina ( no ma: provando a mettere attorno allo stesso tavolo persone sconosciute – “naked connecting people, il loro motto) in associazioni e centri culturali. L’ultima qualche settimana fa a Istanbul presso Liceo Italiano IMI Istanbul».

Da dicembre però saranno loro a ospitare i “nomadi culinari” nello spazio che hanno deciso di aprire a Bisceglie. Di chi si tratta? Di viaggiatori appassionati di cucina che condivideranno la loro esperienza ai fornelli con gli ospiti dello spazio. Ci sarà chi coltiva zafferano a Milano, chi produce birra artigianale a Bari, lo chef che cucina per i ragazzi africani ospiti del centro di accoglienza di Trani fino al pasticcere che insegnerà come realizzare “i sospiri”, dolci tipici di Bisceglie. Fino a progetti sperimentali di design e selezioni audio/culinarie.

La cucina come luogo dell’accadere, proprio come avviene nelle nostre case: attorno al tavolo ci si ritrova, si pranza, i bambini giocano e colorano con i loro pastelli.

Gli allestimenti dello spazio sono auto costruiti, perché l’altra passione delle sorelle Cellamare è il social design in tutte le sue forme. Il loro progetto si inserisce nel solco delle esperienze di social eating, che si sono diffuse negli ultimi anni, ma è un qualcosa di più strutturato e ambizioso.

A dicembre partiranno le serate a tema con i vari nomadi/ospiti, ma l’obiettivo finale è quello di aprire ogni giorno lo spazio e destinare la cucina a persone che non hanno attrezzature e licenze per sviluppare le proprie passioni culinarie o offrire servizi di catering.

Il progetto mira a democratizzare l’imprenditoria alimentare mediante l’accesso ad una co-cozinha a norma che permette alle comunità deboli di sviluppare dei piccoli progetti imprenditoriali.

Naked cozinha nomade
Apertura il 7 DICEMBRE 2017
Via Monte San Michele n.46
Bisceglie
Ore 19/23

giovedì 7 Dicembre 2017

(modifica il 29 Luglio 2022, 21:26)

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Anna Maria De Caro
Anna Maria De Caro
6 anni fa

Bellissima iniziativa, intelligente. multiculturale. Questa sì che è creatività ed io che da sempre mi occupo di donne dal punto di vista sindacale sono felice che due giovani donne hanno ideato questo spazio aperto all'arte culinaria e non solo. Brave! Vi faccio i migliori auguri!