Teatro

Uno schiaffo alla miseria e alla stupidità: “Bianca”. Per non dimenticare

Francesco Fratepietro
La Compagnia BinarioZero torna in scena
Grandi emozioni allo spettacolo all'Auditorium di Santa Croce della Compagnia BinarioZero
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Quello che è avvenuto mercoledì 12 presso l’auditorium Santa Croce avviene solo con il teatro e la passione, per chi era presente ha respirato l’emozione, la tensione e la bellezza. Una serata che resterà a lungo come un segno permanente, come un tatuaggio, nei cuori degli spettatori e dei protagonisti.

La dimostrazione teatrale “Bianca” scritta e diretta dall’attore Giancarlo Attolico, capotreno della compagnia BinarioZero arriva direttamente al cuore, senza giri di parole. Testo semplice ma graffiante e pieno zeppo di verità non dette.

Uno schiaffo a chi pensa che il tema delle mafie appartenga solo al giorno del ricordo, uno schiaffo alla miseria e alla stupidità: apparenze, vetrine, voler piacere agli altri a tutti i costi.

Un lungo applauso, carico di forza ha rotto il silenzio di circa un’ora di attenzione in ascolto di storie vere, bambini vittime di mafia.

L’Enap Puglia in collaborazione con PaxChristi, Libera Bisceglie, BinarioZero , il sistema Garibaldi e il patrocinio della città di Bisceglie hanno raccolto i forti applausi degli spettatori indirizzati hai 15 ragazzi adolescenti di un corso professionale che hanno riportato in scena con crudeltà e intensità le storie affidategli e tenendo gli spettatori senza respiro: Claudio Valentin Antemir, Lucia Centrone, Marina Cosmai, Giuseppe Di Lecce, Girolamo Gentile, Karim Kallout, Omar Pio Kallout, Federica Lampedecchia, Vincenzo Lampedecchia, Vito Gabriele Leonetti, Savio Malcangi, Giuseppe Matera, Lisa Todisco, Stregapede Demis, al tamburo Giuseppe Memola.

Dentro quel groviglio ci siamo tutti, nessuno escluso, ricordano i ragazzi in scena. I vivi dimenticano. Dimenticano tutto. Dimenticano che spesso i bambini i ragazzi uccisi, massacrati dalla mafia, erano solo innocenti. Il peggior crimine resta tutt’oggi: l’indifferenza.

Una frase echeggia nella sala a fine spettacoli: tu da che parte stai?

Aspettando una futura replica.

domenica 16 Aprile 2017

(modifica il 30 Luglio 2022, 6:54)

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